Persa la partita più importante; con lui però perde la scienza e chi non la finanzia a sufficienza.
Con questo comunicato della famiglia “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic” annunciata la morte dell’ ex allenatore del Bologna.
Nel tweet di cordoglio del presidente del consiglio il riferimento alla malattia che ha sconfitto il grande atleta e uomo di sport.
“Hai lottato come un leone in campo e nella vita – ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni -. Sei stato esempio e hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente. A Dio Sinisa Mihajlovic”.
L’ultima partita, la più importante della sua vita, l’ha persa, a soli 53 anni. Ma con lui perde la scienza che non è ancora riuscita a sconfiggere quello che una volta si chiama “il male del secolo”. Non per responsabilità della scienza ma di chi, guardando solo agli interessi economici, investe molto poco nella ricerca.
Quando muore un personaggio famoso si parla di malattia terribile, incurabile; di morte ingiusta. Purtroppo però sono tanti i morti di cancro: stimati 181.330 decessi nel 2021: 100.200 uomini e 81.100 donne (fonte https://www.airc.it/)
foto copertina dalla pagina ufficiale di Facebook. Non conosciamo l’autore; pienamente disponibili a citarne il nome o a sostituirla su richiesta.