Il 1° Maggio 2020, don Luigi Larizza interpellato da “Oltre il Fatto“, parla della strana vita della parrocchia, senza fedeli, senza bambini.
La chiesa , la parrocchia sembra un deserto senza le voci gioiose dei bambini, quei tanti bambini che seguono il catechismo dell’azione cattolica ragazzi, dei boy scout, di coloro che frequentano la scuola calcio, così ci racconta don Luigi Larizza, il “prete” che ama tutti i poveri, il prete che tuona contro i soprusi.
Un sacerdote, continua, celebra la messa, come Gesù Cristo ha insegnato, anzi “ha ordinato” nell’ultima cena, spezzando il pane e donandolo ai discepoli e con l’offerta del vino, questo a proposito del fatto che per mandare la parola di Dio e per celebrare la messa, deve farlo in diretta streaming.
Certo, dichiara, pur ritenendo giusto evitare il contagio, vorrebbe capire come si possano emanare provvedimenti assurdi ( a suo dire) , “15 persone possono entrare in un autobus, mantenendo le distanze, ad un funerale possono partecipare solo 15 parenti, come se il sacerdote ad un eventuale 16mo uomo possa intimare di non entrare, e sopratutto e lo dice con delusione e incredulità , non capisce, perchè non si permetta la partecipazione dei fedeli alla messa, a prescindere che al Sacro Cuore pur mettendo una sola persona a banco , ne entrerebbero 80, con le dovute precauzioni.
Molti parrocchiani , molti fedeli, pur ringraziandolo per le dirette streaming, lamentano il fatto di non poter partecipare all’eucaristia, cioè comunicarsi, perchè così ha insegnato Gesù Cristo spezzando il pane nell’ultima: “prendete e mangiatene tutti”. Che senso ha la messa senza comunione?
Il parroco del Sacro Cuore ha aggiunto che è addolorato del fatto che l’emergenza coronavirus ed alcuni provvedimenti, (chiusura attività commerciali) abbia aumentato di molto la povertà e anche i nuovi poveri si rivolgono alla Caritas parrocchiale, che normalmente segue ed aiuta circa 400 famiglie, ma in questo periodo se ne sono aggiunte molto altre, che hanno portato al limite le risorse, e se ha potuto far fronte alle tante richieste, senza diminuire il fabbisogno ad ogni famiglia, lo ha potuto fare grazie, alle associazioni che fanno parte della parrocchia, i Templari (Commenda MIlitia Christi) dei Cavalieri del Tempio di Cristo, l’azione cattolica, l’associazione Delfino Blu con l’aiuto dei postali, la protezione civile, l’associazione Anteas , FNP CISL Taranto- Brindisi e tanti parrocchiani stessi.
Termina augurandosi che l’emergenza Covid-19 termini presto, per il bene di tutti e per tornare ad una vita normale.
Gianfranco Maffucci
Ascoltate le sue parole nel video in allegato