Intervista a Carlo Tiberti country manager ICDL – AICA
Quando si sente parlare di certificazioni delle competenze digitali, tra i vari attori operanti in Italia, non si può che pensare ad Aica (Associazione Italiana Calcolo Automatico,) in quanto è un pezzo della Storia dell’informatica Nazionale e ne costituisce coscienza e conoscenza. AICA nasce nel 1961 come associazione di cultori della materia; viene fondata dai patriarchi dell’informatica dell’epoca con l’obiettivo di condividere negli anni l’evoluzione del valore civile e civico del digitale. Dalla fine degli anni 90 si occupa di certificazione di competenze e porta in Italia l’ECDL, prima certificazione delle competenze di base, che si trasforma oggi in ICDL.
Perchè certificare ?
Il dott. Tiberti c’illumina con un esempio efficace parlandoci del parallelo che si può fare con le lingue straniere. E’ usuale, in un colloquio lavorativo o d’orientamento scolastico, rispondere “mediamente” alla fatidica domanda sulla conoscenza dell’Inglese; ma per un datore di lavoro rispondere “mediamente” o “abbastanza buono” non significa nulla di quantificabile se si parla di competenze digitali, la certificazione mette invece nero su bianco il tutto, dettagliano ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare. Per questo è AICA si fa terza parte indipendente dimostrando l’effettivo possesso di un determinato livello di competenze. Tutto in un contesto internazionale e non solo europeo; si sostanzia la differenza tra dire “lo so fare” e dimostrare di saperlo fare. La competenza non è il solo conoscere la tecnologia ma saperla usare con scopi precisi. Lo abbiamo visto durante il lockdown quanto la tecnologia ci è stata utile come non mai. D’altronde tra le competenze chiave che la comunità Europea ha individuato per la “sopravvivenza” lavorativa e scolastica quella digitale, intesa proprio come consapevolezza, è ritenuta indispensabile. E’ ora necessario non solo saper fare ma saper fare sapendo di saperlo fare, un passo in più rispetto al solo operare.
Cittadino del Mondo digitale
L’ICDL è più di un passaporto, non è un documento per varcare le frontiere, ma digitalmente rimuoverle. ICDL é presente in 150 paesi e gli esami di certificazione vengono erogati in 40 lingue diverse. Attualmente il numero di persone che hanno sostenuto gli esami sono più di 15.000.000. Un tale standard di riferimento ha interessato anche l’ONU. In Italia gli esami sono sostenibili anche in lingua inglese oltre che in Italiano, per aprire le porte alla comprensione e all’integrazione. Tutti gli esami applicativi sono non solo su formati proprietari ma anche Open Source. Quindi se c’è il copyright, con le sue regole, si osserva anche il copyleft con le sue regole complementari
Non più ECDL ma ICDL
ECDL nasce nel 1997 Come European Computer Driving licence, ma a cavallo tra il 2019 e il 2020 le cose cambiano e nei fatti e non solo nel nome: International Certification of Digital Literacy. Non solamente da Europeo a Mondiale ma da “patente” a “consapevolezza di utilizzo”. Nel ’97 la società civile si ritrovava un computer in casa, ma non sapeva bene come utilizzarlo, una sorta di oggetto anche da spolverare in salotto, quindi da capire e utilizzare. Oggi invece la tecnologia è pervasiva, è ovunque, quindi non è più importante solo conoscere il computer in sè ma l’ambiente digitale che lo e ci circonda. L’Information Literacy mira quindi a fornire competenze necessarie per operare in rete con discernimento, comprendere le fonti ed individuare i pericoli, trasmettendo ed elicitando buone prassi per proporre immagini di se valide e significative che non espongano a potenziali rischi presenti e futuri.
Nativi Digitali
Saranno anche nati a cavallo dell’anno duemila, ma mancano del saper vivere nella rete, del senso civico digitale, e su questi elementi nuovi ma fondanti della nuova educazione civica digitale si verticalizzano le certificazioni di ICDL per i nostri figli. Prima la patente di guida “insegnava” a guidare l’auto (il computer) oggi insegna a guidare l’auto in città in un contesto che diventa sempre più complesso, trafficato e variegato. Il saper vivere in rete e comprenderne i punti di forza e debolezza, anche nel campo della didattica così come in quello di scottanti problemi come il cyberbullismo, è entrato nel focus di AICA per una co-costruzione di una nuova coscienza digitale nei modi ma analogica nei principi intramontabili di etica sociale.
Durante il LockDown ci si è potuto certificare ?
Normalmente in tempi non pandemici, per prepararsi e poi sottoporsi agli esami per conseguire il certificato ICDL ci si recava presso uno dei migliaia di Test Center sparsi per l’intero territorio con un protocollo di riconoscimento e di sorveglianza molto stretto a garanzia dell’autenticità del processo di certificazione. Cosa è successo quando si era chiusi in casa ? Aica ha ridefinito velocemente procedure e sistemi anche con il supporto indispensabile della rete di Test Center, formata da Scuole e enti di formazione. E’ stato elaborato un sistema che ha permesso di raggiungere i candidati nelle loro case, aprendo le porte e accogliendo i bisogni di non essere soli anche nello studio; adulti e ragazzi si sono certificati a migliaia potendo anche utilizzare il certificato conseguito negli esami di maturità, e mettendo a frutto il tempo che sembrava essersi fermato e che invece è stato bene utilizzato per mettersi alla prova dal tavolo di cucina così come dalla scrivania nella stanzetta. Il tutto sempre strettamente sorvegliato grazie a un sistema di qualità e a un gruppo di auditor/ispettori che presenziavano virtualmente alle sessioni d’esame come hanno presenziato nel passato e lo faranno in futuro a quelle in presenza, per garantire l’imprescindibile controllo di processo che concede reale validità e spendibilità alla certificazione. Questo nuovo sistema complementare a quello in presenza ora attuabile in nel rispetto delle norme vigenti permette una capilare copertura del territorio.
AICA oltre l’ICDL spazia su diversi tipi di competenza, abbiamo estorto al dott. Tiberti la promessa di rilasciarci nuove interviste dove ci parlerà di novità interessantissime come AICA Digital Accademy, E4jobs e tanto altro ancora che abbraccia l’intera vita digitale della persona.
Questo e molto altro, troverete nella video-intervista al dott. Carlo Tiberti …. oltre il suo entusiasmo e la sua passione, dove si percepisce che ciò che dice e ciò in cui crede.
Mi ha convinto, Il prossimo Martedì andrò ad aggiornare le mie competenze, l’esame lo sosterrò in presenza oppure on line ? Dipende dalle mie necessità, AICA mi viene incontro, ho solo l’imbarazzo della scelta:
https://www.aicanet.it/sediesame
Dott. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo – Informatico
Foto Egidio Francesco Cipriano