“Urge chiarimento su nuovo call center a Statte: forse non è vero che andrà tutto bene!”
Per mesi, è stato molto diffuso il motto secondo cui “andrà tutto bene”: probabilmente non è così. Perlomeno a Taranto e nel settore dei call center.
Come SLC CGIL di Taranto siamo stati informati, attraverso i social,di un’apertura di un call center a Statte che, da nostro punto di vista, offre condizioni di lavoro quantomeno “discutibili”: smartworking per 300 euro di fisso mensile con orario di lavoro da dividersi per 5 h al giorno su 5 giorni alla settimana.
Facendo un rapido conteggio, su una media di 100 ore mensili, i lavoratori guadagnerebbero circa 3 euro l’ora da cui, ovviamente, bisognerebbe sottrarre le spese relative alla linea internet a carico del lavoratore.
Così come non sono chiare le condizioni relative alla modalità del lavoro da casa,se nel rispetto dei protocolli COVID stipulati dal Governo con le OO.SS e della normativa sulla sicurezza.
Alla luce di questo, abbiamo allertato Ispettorato del Lavoro ed Amministrazione di Statte per verificare la liceità e congruità di tale “offerta di lavoro”.
Perchè, dal nostro punto di vista, 3 euro l’ora non è prevista come paga su nessun accordo sindacale: non la riteniamo dignitosa.
Ecco perché pensiamo che forse “non andrà tutto bene”.
Lo smartworking è un’opportunità ma le “imprese” si tolgano dalla testa di avere campo libero per lucrare: ancora una volta sollecitiamo una regolamentazione nazionale che garantisca i lavoratori ed impedisca situazioni come queste.
Ci auguriamo un intervento degli organi ispettivi e dell’amministrazione di Statte: la crisi del COVID ci impone, ognuno nel suo ruolo, un esercizio ancora più rigoroso del nostro ruolo di tutela dei lavoratori, dei cittadini e del territorio per evitare che, alla crisi sanitaria, si aggiunga quella economica e sociale per sfruttamento.
Segr. Gen.le SLC CGIL TARANTO
Andrea Lumino