Rituale Capitolo nella suggestiva cornice della Rocca Janula custodita e curata dai “Corvi di Giano”
“Uomini (e Donne) moderni dai principi antichi” questa la definizione che rende meglio l’idea dei neotemplari del PTHM (Prioratus Templi Hierosolimitani Mikaelis) Organizzazione laica, guidata dal Priore, il dr. Raffaele Sepe, e diffusa su tutto il territorio nazionale e in molte altre nazioni europee, con qualche presidio anche in altri continenti. Uomini e Donne che in comune hanno la passione per la storia dei Monaci Guerrieri, i Templari; i valori cristiani, la fratellanza, la solidarietà e la cultura. Tante le iniziative che si svolgono durante l’anno, a favore delle fasce più deboli della società, e altrettanto numerosi i convegni, le mostre, i dibattiti a tema, i concerti, che si svolgono con notevole frequenza. Anche nel periodo di lockdown dame e cavalieri non hanno interrotto la propria attività. Anzi. Distribuiti in tutt’Italia pacchi viveri e mascherine.
Organizzati incontri e dibatti online con le più diffuse piattaforme web. Con il ritorno all’attività in presenza ripresi anche gli incontri rituali. Come quello svoltosi a Cassino lo scorso 4 ottobre 2020. Costituita la Commenda Regula Magistri Cassino affidata al neo Commendatore Sor. Zaira D’ Alessandro. Investiti anche diversi nuove Dame e Cavalieri: Giovanni Miele, Antonio Di Carlo, Antonio Pittiglio, Brunella Ferrari, Marcello Iacoviella, Raimondo Carretta, Sonia D’ Alessandro, Valter Schembre, Basilio Bucci e Giuseppe Dinoi (Commenda Terra dei Messapi di Manduria). Istituita anche una nuova Precettoria a Napoli, denominata Santo Graal, affidata al precettore Fr. Vincenzo Esposito. Rito celebrato dal Priore, Raffaele Sepe assistito dal Vicario Antonino Iuculano nel ruolo di Cancelliere e da Francesco D’ Errico Gran Maestro delle Cerimonie. Presenti anche vari Grandi Ufficiali: Alessandro Pulvirenti (Gran Referendario) Antonio Masala (Gran Maniscalco e Gran Visitatore), Leonardo Ciappei (Gran Tesoriere), Giorgio Di Antonio (Gran Precettore), Salvatore Ferone (Gran Connestabile), Francesco Ruggieri (Gran Araldo), Corrado Paoletti (Gran Balivo Italia Centro Settentrionale). Al rito ha preso parte anche il Gran Consigliere Spirituale, Padre Ambrogio e diversi Commendatori, Precettori Dame e Cavalieri provenienti da tutt’Italia. La Rocca Janula che ha ospitato il Capitolo è custodita e curata dall’ associazione “I Corvi di Giano” presente con una delegazione in costume al comando del Connestabile Luigi Verardo. L ’associazione I Corvi di Giano nasce ufficialmente nel novembre del 2014 con l’obiettivo di riportare in auge il passato glorioso del territorio. Purtroppo, a seguito della distruzione durante la seconda guerra mondiale, Cassino non è solo stata distrutta, ma ha quasi completamente perso coscienza di quello che è stata la sua storia. Lo studio di partenza è il medioevo, ma giorno dopo giorno si concretizzano progetti nuovi che riguardano anche periodi storici differenti. Il nome non è casuale. I “corvi” perché il corvo ha un significato araldico molto importante; esso rappresenta l’ingegno acuto. Inoltre acquista grande valore anche nella cultura benedettina. La seconda parte del nome “di Giano” è legata ad una leggenda, secondo la quale il nome della Rocca derivi proprio dal dio romano Janus. Dove ora sorge il piccolo forte medievale, si narra ci fosse anticamente un tempio dedicato a questa divinità, molto venerata a Cassino in epoca romana. (dal sito https://corvidigiano.com/)
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