Riceviamo e pubblichiamo
“Da oggi per migliaia di pugliesi non sarà più possibile accedere agli screening gratuiti per la prevenzione contro il tumore al colon e alla mammella. Una circolare del Dipartimento Salute della Regione Puglia ha infatti imposto alle Asl e ospedali regionali lo stop all’estensione degli screening per prevenire questo tipo di tumori. Un’estensione – su base anagrafica (si poteva accedere già a partire dai 45 anni per screening alla mammella e colon) prevista da due leggi regionali approvate nel 2022. Ora il Dipartimento tira in ballo il Ministero che, invece, ha solo chiesto di specificare che le norme fossero riferite ai criteri LEA indicati nel 2017 non quelli risalenti al 1996. Ma quando si fanno i TAGLI questo Governo regionale ci ha abituati a veder tagliati i servizi sanitari e mai gli sprechi, tantissimi che nei prossimi giorni rendiconter? a uno a uno.
“E quindi oggi non tagliano gli sprechi, ma sospendono, con un atto abnorme, queste pratiche salva-vita, mentre la Puglia è in ritardo: lo screening per la mammella riguarda solo l’82 % della popolazione e per il colon 53%. Un ritardo che significa non solo una mancata prevenzione, ma che di qui a qualche anno, proprio perché non è stata fatta una diagnosi precoce avremo più pugliesi ammalati di tumore e tutto questo significherà non solo più sofferenza, ma anche un impiego maggiore di risorse, perché l’ospedalizzazione costa di più della prevenzione!
“Non permetter? che questo accada sul mio territorio già fortemente penalizzato sul piano della Salute… a rimetterci sempre non possono essere i tarantini.”