Le opposizioni hanno incontrato la città
“Rigenerazione, non espansione” con questa frase, breve ma assolutamente chiara ed esaustiva, pronunciata al termine del suo intervento di chiusura di un incontro/confronto con i principali stakeholder della città, durato circa tre ore, da Walter Musillo, si può sintetizzare l’opinione diffusa delle principali rappresentanze associative del territorio, pur con qualche distinguo.
Partiamo proprio dalle conclusioni per dedicarci successivamente alla cronaca di una lunga e partecipata riunione tenutasi ieri, 18 ottobre 2022.



Come è noto (vedi le ragioni del NO QUI e le tesi del Sindaco QUI) in questi giorni si parla di una possibile variante per la realizzazione, nell’area in cui si sta costruendo il nuovo ospedale, di nuove attività commerciali ( si parla di Leroy Merlin). Almeno questo è quello che emerge degli atti ufficiali.
Atti che, è stato rilevato da più parti, ed in particolare dal consigliere Massimo Battista, sarebbero anche viziati da possibili irregolarità.
Contestati dalle opposizioni tutte, ad eccezione del consigliere Salvatore Brisci (assente), sia il metodo sia il merito.
In riferimento alla forma della variante, adottata (nel caso si prosegua su questa strada) senza un preventivo confronto con le forze sociali, si contesta un metodo che fa calare dall’alto provvedimenti che incidono in maniera rilevante sul futuro sociale ed economico della città.
Nel merito, partendo dalla osservazione dell’attuale condizione di grave crisi economica, associata ad un esponenziale calo demografico, ulteriori insediamenti commerciali sono ritenuti assolutamente improponibili.
Rispetto invece alla ipotesi esposta dal Sindaco, e in qualche misura parzialmente sostenuta dai consiglieri Massimiliano Stellato e Carmen Casula, della realizzazione di un’area servizi ( che non esclude però l’espansione commerciale!) con un centro congressi o un’area fieristica, si è segnalato come allo stato ci siano innumerevoli alternative allocate in tutto il territorio cittadino: l’ex Gambero, il Magna Grecia, Palazzo Frisini, per non parlare del Palazzo degli Uffici, interi stabili nel rione Paolo VI, ect. Da qui l’affermazione “Rigenerazione, non espansione”.
IL CALO DEMOGRAFICO E LA SITUAZIONE IMMOBILIARE A TARANTO
Secondo alcune stime del passato, rivelatesi errate, la città si sarebbe dovuta espandere per arrivare a contare circa 370 mila abitanti.
Oggi si contano invece , sulla carta, 195.000 residenti di cui però almeno 15 mila in realtà sono fuori sede per studi o attività lavorativa.
Taranto è tra le prime dieci città italiane per numero di case vuote. In particolare, il capoluogo ionico è al nono posto con il 13,6 per cento di abitazioni non occupate pari, in termini assoluti, a circa 10mila 500 alloggi sfitti. Secondo altre stime addirittura sarebbero il doppio!
Dunque parlare di ulteriore cementificazione ad uso abitativo è anacronistico. Semmai andrebbe pianificata la rinascita del borgo ormai desertificato. Così come andrebbe valutata la questione ricettività per un territorio che aspira a percorrere la strada dello sviluppo turistico.
L’OPINIONE DEGLI ORDINI PROFESSIONALI
Presenti all’incontro le rappresentanze degli ordini professionali degli INGEGNERI (Luigi De Filippis), ARCHITETTI (Antonio Caracciolo), AVVOCATI (Francesco D’Errico) e del COLLEGIO DEI GEOMETRI (Roberto Corrado).



Tutti hanno manifestato apprezzamento per il metodo adottato dell’ascolto e del coinvolgimento delle professioni, chiarendo però unanimemente la posizione di tecnici pronti a fornire un contributo senza alcuna forma di strumentalizzazione politica.
Pronti a dialogare con tutti, quando coinvolti.
Nessun tipo di indicazione puntuale nel merito della proposta di variante in attesa di verificare la documentazione. Qualche idea/proposta sulla opportunità di disporre di una visone complessiva a medio e lungo termine sullo sviluppo urbanistico. Dagli avvocati la richiesta di accelerare il progetto per la “Cittadella della Giustizia“.
I DISTINGUO DELL’ANCE

Attraverso il suo Direttore (Pasquale Di Ponzio) l’ ANCE , che nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco, ha esposto la propria posizione di fatto favorevole, argomentando sulla base di tre osservazioni:
1)Gli interventi nelle aree periferiche non necessariamente penalizzato il centro
2)Gli interventi pubblici non sono sufficienti occorre integrare con quelli privati
3) Non è realistico attendere il nuovo PUG per il quale si ipotizzano tempi molto lunghi.
LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA


Tutte le associazioni presenti, Confcommercio(Stanislao Vitiello), Confesercenti(Roberto Conte), Casaimpresa (Luigi Scarciglia) e Casartigiani (Stefano Castronuovo) hanno manifestato, pur con qualche sfumatura, assoluta contrarietà ad ulteriori insediamenti commerciali. “Pronti a occupare nuovamente palazzo di città” è stato anche pronunciato; la situazione economica ormai è drammatica.
GLI ALTRI INTERVENUTI ALL’INCONTRO
Presente per l’associazione UNIONE CIVICA la dott.ssa Ilaria Tenna. Nel suo breve intervento ha segnalato l’apprezzamento per il metodo scelto dell’ascolto delle varie parti sociali, concordando sulla necessità di evitare di aggravare la già critica condizione del commercio locale con nuovi pesanti insediamenti. Anche Pino Bongiovanni del Forum Salviamo il Paesaggio ha espresso contrarietà rispetto al consumo di altro territorio.
Tre importanti voci in tema di urbanistica, gli architetti Vincenzo De Palma, Sergio Scarci e Antonella Carella che hanno argomentato le loro posizioni. De Palma si è detto favorevole al progetto ma ha evidenziato la necessità di apportare modifiche al provvedimento.
OPPOSIZIONE COMPATTA
Tutti presenti i consiglieri di minoranza ad eccezione di Brisci, che come si è detto non ha aderito all’iniziativa, e Abbate assente ma firmatario di tutti gli atti prodotti. Ad eccezione di Stellato che insieme alla sua capo gruppo Casula ritiene possibile la realizzazione di servizi nell’area oggetto della variante, tutti gli interventi hanno confermato il no alla variante, non come pregiudizio (Vietri) ma perchè si faccia una più attenta valutazione tenendo conto della realtà e soprattutto del parere di ordini professionali, associazioni e cittadini. Per Massimo Battista ciò che conta sono gli atti amministrativi; su alcuni c’è il legittimo sospetto di possibili irregolarità. Stessi concetti espressi da Francesco Battista e Massimiliano Di Cuia. Festinante, andando oltre il tema all’ordine del giorno, ha invece posto all’attenzione la questione subalternità di Taranto rispetto a Bari evidenziando come in gran percentuale appalti e affidamenti siano assegnati ad aziende e professionisti di altre città, con prevalenza quella di Bari. Presente anche la consigliera Tiziana Toscano. Ha introdotto e coordinato i lavori Francesco Cosa, mentre Walter Musillo ha tenuto le conclusioni parlando di mistificazione della realtà da parte dell’amministrazione Melucci che affida alla stampa notizie che non trovano alcun riscontro negli atti.




LA POLEMICA
Nessuna polemica è stata sollevata durante l’incontro, ad eccezione della denuncia su una presunta forma di ostruzionismo data dal diniego, per delle figure istituzionali come i consiglieri comunali dell’opposizione, dell’utilizzo dell’aula consigliare. L’incontro infatti si è dovuto svolgere in un piccolo ufficio a Palazzo Latagliata, destinato allo svolgimento delle commissioni.
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