riceviamo e pubblichiamo:
I tragici fatti della sera di San Giuseppe ripropongono con prepotenza all’attenzione di tutti il problema delle periferie e del rispetto della legalità. In tante parti di Italia le tradizioni si trasformano in occasioni di festa, di opportunità di guadagno ed attrattiva per i turisti.

Da noi qui a Taranto il tutto è pericolosamente lasciato nelle mani dei ragazzini e di alcuni adulti ancor più incoscienti dei primi. È evidente che gli interventi di chi doveva vigilare non sono bastati, occorreva presidiare il territorio ed intervenire con decisione.
Ma è evidente che questo tipo di attività crea dei nemici ed è altrettanto noto a tutti che certe zone della città sono un importante serbatoio di voti per certa politica. Per troppo tempo nella nostra città si è tollerato di tutto nel nome di una sorta di “pace sociale” utile solo agli interessi di pochi.
È ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che Taranto torni ad essere una città libera dalla illegalità diffusa e dilagante. Se non si educa alla legalità contrastando ogni tipo di devianza tutto apparirà sempre lecito e “normale” alle spese ed alla faccia di chi vorrebbe un’altra città.
Il vice presidente
Massimo D’ Anna
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