“vivace” discussione con il consigliere comunale Brisci. Interviene il commissario provinciale on.le Misiani
Brutta pagina per le istituzioni locali. Secondo quanto riferito dal presidente di Kyma Ambiente, l’avcv.to Gianpiero Mancarelli, due giorni fa sarebbe stato aggredito verbalmente dal consigliere comunale Salvatore Brisci. Sembra addirittura che lo stesso sarebbe giunto alle vie di fatto se non fosse stato bloccato da alcuni presenti.
Brisci sostiene di aver difeso alcuni lavoratori diversamente abili ma non smentisce l’aggressione.
Sull’accaduto si registra una nota del commissario provinciale del PD Antonio Misiani.
Aggressione verbale a Mancarelli. La solidarietà del commissario Misiani
Il commissario del Partito Democratico di Taranto Antonio Misiani esprime solidarietà a Giampiero Mancarelli, iscritto nelle fila del Pd jonico, coinvolto in uno sconcertante episodio accaduto nella sede della direzione di Kyma Ambiente-Amiu. Si tratta della società partecipata del Comune di Taranto di cui lo stesso Mancarelli è Presidente.
«Sono venuto a conoscenza di una circostanza che si sarebbe verificata qualche giorno fa» commenta Misiani. «Secondo quanto ricostruito, durante una giornata di lavoro, si è presentato negli uffici di Kyma Ambiente un consigliere comunale di Taranto non autorizzato all’accesso. Per motivi ancora da chiarire, una volta di fronte al Presidente Mancarelli, il consigliere avrebbe pronunciato frasi irriguardose, ingiuriose e sarebbe arrivato anche a minacciare il Presidente Mancarelli, creando tensione e preoccupazione».
Il commissario Misiani aggiunge: «Il consigliere comunale, con non poca fatica, è stato allontanato dalla sede aziendale, lasciando sgomento e interdizione per quanto accaduto. A Giampiero Mancarelli va tutta la nostra solidarietà, stigmatizziamo l’episodio e rimarchiamo la gravità del comportamento di un componente della massima assise cittadina, che avrebbe di fatto interrotto quello che è un vero e proprio servizio pubblico.
Oltre ad utilizzare frasi e comportamenti che censuriamo, totalmente opposti rispetto alle regole di convivenza civica e di collaborazione tra istituzioni. Confidiamo negli organi competenti affinché possano ricostruire la dinamica dei fatti e valutare le eventuali conseguenze per chi si è reso protagonista di tali atteggiamenti».