La condanna del SAP per gli attacchi alle Forze dell’Ordine
Taranto e Genova, da sempre accomunati da diverse affinità, dal porto all’Ilva, con contesti sicuramente diversi. Nel capoluogo ligure l’Ilva ha chiuso l’area a caldo e ha un porto avviatissimo, Taranto, al contrario ha un’acciaieria di mostruose dimensioni che continua ad inquinare ed un porto che stenta a decollare (si spera ora nei Turchi!)

Disordini nelle due città

Ieri 4 maggio 2019 le due città sono state accomunate da alcuni disordini che hanno caratterizzato i cortei che avevano, nelle intenzioni degli organizzatori, l’obiettivo di manifestare, pacificamente e civilmente, per la tutela dell’ambiente e della salute. Purtroppo alcuni gruppi antagonisti che hanno preso parte alle manifestazioni avevano altri obiettivi; si sono ascoltati slogan contro “i padroni”, il capitalismo, la Digos, la Polizia.

Due cortei in uno
Noi eravamo presenti a Taranto. Siamo andati via quando abbiamo compreso che non tutti erano animati dalle stesse motivazioni. Abbiamo ascoltato chiaramente gli slogan e compreso che gli obiettivi non erano gli stessi per tutti. Abbiamo visto mamme, ambientalisti, tra tutti il consigliere comunale Vincenzo Fornaro, gente che ha sfidato la pioggia ed un orario oggettivamente improponibile (le 14 di sabato) per testimoniare il proprio impegno che dura da lungo tempo. Gli altri, quelli con il volto coperto, avevano chiaramente altri scopi. La cronaca, purtroppo, privilegia sempre gli aspetti più “truci” e alla fine si è perso purtroppo il vero senso della iniziativa.

Di seguito il commento del Sindacato Autonomo di Polizia
Taranto e Genova, sassi, bottiglie e cinghiate contro Polizia, Paoloni (Sap): «Gesti di delinquenti che nulla hanno a che fare con chi manifesta»
«Quanto accaduto ieri a Taranto e Genova contro la Polizia in servizio per garantire l’ordine pubblico durante la manifestazione, è la dimostrazione che ai professionisti del disordine, i delinquenti, non interessa il motivo per quale si manifesta ma interessa colpire le forze dell’ordine».
Commenta così Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) la sassaiola e il lancio di bottiglie da parte di alcuni manifestanti contro le forze dell’ordine, avvenuto ieri a Taranto in occasione della manifestazione per la chiusura dell’ex Ilva e, i tafferugli avvenuti a Genova, dove sedicenti antifascisti si sono scagliati sempre contro gli uomini in divisa.
«Nel corteo di Taranto, ad esempio, c’erano mamme con bambini che hanno rischiato di finire in mezzo ai tafferugli, per colpa dei soliti violenti. Manifestare è un diritto sacrosanto, purché avvenga pacificamente e senza armi come sancito dalla Costituzione. Mi auguro – prosegue Paoloni – che i responsabili siano severamente puniti. Chi colpisce un poliziotto – conclude – non colpisce solo l’uomo, ma l’istituzione che rappresenta».
foto oltreilfatto