Più pace sociale secondo Cgil, Cisl e Uil
Riceviamo e pubblichiamo una nota che le organizzazione Cgil, Cisl e Uil hanno indirizzato al Presidente e Assessore Sanità della Regione Puglia, al Direttore Dipartimento Promozione della Salute del Benessere sociale e dello sport per tutti e al Direttore Generale della ASL Taranto.
“La presente come necessaria risposta alla nota ASL oggettivata, per contestare l’infondatezza e il goffo tentativo di sviare l’attenzione dalle numerose molteplici criticità che vive la sanità jonica ormai da troppo tempo.
Si evidenzia proprio dalla nota del direttore Rossi l’assoluta non conoscenza dei contenuti degli incontri sindacali derubricati in semplici elencazioni di date.
A solo scopo esemplificativo: “l’incontro di contrattazione integrativa del 11/6/2020” menzionato nella lettera, la ASL ha inteso rinviarlo malgrado la presenza delle OO.SS. firmatarie dell’accordo regionale richiedenti l’incontro, adducendo motivazioni capziose, così come l’atteggiamento del DG della Asl Ta che non può non conoscere l’accaduto.
Ancora, l’incontro del 17/6/2020 era la ripetizione identica del precedente, svoltosi alla presenza della sola Fials che non aveva partecipato alla seduta del giorno 11 giugno, confronto durante il quale il Direttore dell’Area Gestione del Personale aveva chiesto di non introdurre tematiche ulteriori rispetto a quelle in oggetto della convocazione, quindi esattamente il contrario di quanto afferma il Direttore Generale nella nota in parola. Come si dice la mano destra non sa cosa fa la sinistra.
Cosa ancora peggiore il tentativo di far passare l’incontro del 2/7/2020 come una normale forma di relazioni sindacali. In quella giornata, Cgil-Cisl e Uil hanno chiesto telefonicamente un incontro informale con il dirigente del trattamento economico per avere chiarimenti sulla delibera dei fondi che conteneva una serie di omissioni sulle economie dei fondi contrattuali, oltre che l’assenza della delibera necessaria per le risorse Covid.
Nessuna convocazione, nessun verbale, nessun accordo.
Desta sorpresa l’inedita solerzia del Direttore Generale pronto a rispondere alla nota delle Scriventi in un solo giorno, mentre sulle tematiche riguardanti l’organizzazione del lavoro si richiama al termine procedimentale di 30 giorni, dimenticando che nei trenta giorni di attesa non si deve procedere agli spostamenti di reparti e personale perché determinerebbe una modifica
dell’organizzazione del lavoro violando gli istituti regolamentati dalle corrette relazioni sindacali, azione che si verifica costantemente.
Tralasciando per un solo momento i rapporti con le OO.SS. si ritiene vergognoso omettere il previsto pagamento della prima trance del così detto premio COVID nella busta paga di luglio nascondendosi sull’identico atteggiamento adottato, a suo dire, dalle altre Asl di Puglia! Dove sono finiti gli eroi?
Servivano solo nel periodo in cui hanno affrontato il pericolo mortale senza l’ausilio dei DPI? Sono già nel dimenticatoio? Dov’è finita la contrattazione? Deciderà autonomamente il management della Asl? Sceglierà autonomamente gli eletti? È dato sapere quale sarà la discrimine di scelta?
Per quanto attiene la richiesta di attivazione delle procedure di mobilità interna degli OSS, appare chiaro il tentativo della Direzione Generale della ASL Taranto di mistificazione e manipolazione della realtà attraverso l’uso di argomentazioni parziali e omissive. La prima richiesta di avvio delle procedure di mobilità interna degli OSS è datata 11/12/2019 rafforzata in sede di contrattazione aziendale in cui era presente anche il Direttore Generale, giusto verbale del 19/12/2019, in cui la ASL
Taranto si era impegnata a produrre il fabbisogno stimato e la destinazione delle nuove risorse attesa la procedura concorsuale in atto presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. Considerando l’inerzia della ASL Taranto, sono seguite le ulteriore richieste di avvio delle procedure di mobilità giuste note del 18 febbraio, 06 maggio, 11 giugno, 17 giugno e 02 luglio mai riscontrate.
Anche su quanto attiene le RSA della Provincia di Taranto e la RSA di Torricella vi è un tentativo di distorsione della realtà che non tiene conto tra l’altro dei ritardi della ASL Taranto e delle sue articolazioni distrettuali nella applicazione delle disposizioni regionale da ultimo quella del 16/06/2020.
In data 29/06/2020 giusta nota agli atti, si è richiesto alla Direzione generale della ASL Taranto lo sblocco dei ricoveri presso le RSA in applicazione delle nuove disposizioni regionali.
La ASL Taranto con nota a firma dell’Area Socio Sanitaria e del Dipartimento di Prevenzione ha riscontrato solo in data 07/07/2020 l’istanza e comunque successivamente alla nota unitaria trasmessa da CGIL, CISL e UIL alla Regione Puglia e datata 06/07/2020.
La nota di riscontro della ASL Taranto all’istanza sulle RSA della Provincia di Taranto lascia le scriventi OO.SS. basiti sulle tempistiche. Nonostante la circolare regionale del 16/06/2020, ancora ad oggi i ricoveri sono bloccati e ci viene comunicato che “i Distretti si sono attrezzati e/o sono in fase di organizzazione per consentire i nuovi ingressi in RSA così come previsto dalla circolare del 16/06/2020” lasciando intravedere in alcuni casi tempi lunghi e imprevedibili per adempiere alle disposizioni regionali, con ricadute di non poco conto di natura occupazionale di cui la ASL Taranto ne avrà una responsabilità morale.
Per quanto riguarda la RSA di Torricella si è ancora in attesa di convocazione e riscontro alla nota del 19/05/2020, successiva all’incontro del 18/05/2020 avvenuto con la sola Area Socio Sanitaria, che per competenza non era in grado di fornire un contributo alle osservazioni e richieste avanzate. Per tale ragione, si è richiesto un incontro al Management ASL anche per dirimere possibili contrasti su quanto si è evinto dall’incontro del 18/05/2020 e la nota prot. N. 0191664 dell’11/11/2019 a firma del Direttore Generale e del Direttore Amministrativo nonchè conflitti tra i vari regolamenti regionali in caso di allocazione di una RSA in una RSSA.
Questo solo per rispondere pedissequamente a quanto riportato nella nota del Direttore Generale, attinente alla gestione della Asl, mentre è appena il caso fare presente quanto lo stesso poco conosca il mondo delle rappresentanze dei lavoratori, asserzione questa scaturita dalla affermazione presente nel penultimo capoverso della nota del giorno 8 u.s. dove “richiama” i “Segretari provinciali territoriali delle sigle confederali, per il ruolo che gli è proprio”.
Ecco proprio questo sconosce il Direttore Generale della Asl Ta, il ruolo sociale che le Confederazioni esercitano volto alla tutela dei lavoratori e dei cittadini promulgando, attraverso il proprio ruolo, la pace sociale, esattamente quella che con l’atteggiamento adottato dal manager verrebbe meno.
Nel caso dovessero sfuggire all’avv. Rossi le dinamiche che regolamentano l’articolazione delle confederazioni, pur con i distinguo del caso, si ricorda che i Segretari delle Federazioni facenti capo alle singole Confederazioni, vengono eletti dai propri associati attraverso percorsi democratici al contrario dei manager pubblici che non partecipano ad alcun percorso democratico, ad alcun concorso pubblico, ma nominati dalla politica alla quale le Scriventi fanno un pubblico richiamo: Consiglieri regionali, nei diversi incarichi ricoperti anche di Governo, che rappresentate il nostro territorio Vi invitiamo, almeno in questa fase della legislatura, ad uno scatto d’orgoglio con il fine di interrompere la lunga agonia alla quale è sottoposto il nostro territorio.
“CALDARALO (FP CGIL) GEMMA (FP CISL) MESSINA (UIL FPL)