Monta la protesta di Casartigiani, Aigi e Confapi Taranto. Gli autotrasportatori e gli imprenditori sono esasperati. Esigono, senza più ulteriori rinvii, risposte chiare, nette e concrete da parte del Governo, delle istituzioni, della politica e da Acciaierie d’Italia, che è al collasso. Stamattina, le tre associazioni datoriali si sono riunite in assemblea dinanzi la portineria C del siderurgico per denunciare le criticità che stanno portando una serie di imprese del settore al collasso finanziario e gestionale.
La mancata definizione dell’assetto societario e del rinnovo degli ordini, crediti ancora insoluti tanto per gli autotrasportatori che per l’indotto sono condizioni che, insieme all’incertezza sulla continuità produttiva, hanno inasprito la madre di tutte le vertenze che inevitabilmente sta dispiegando i suoi effetti su tutto il circuito economico della città tanto da determinare il collasso del sistema Taranto. Ripercussioni che già stanno avvenendo in alcuni comparti, come accade nell’autotrasporto. Ci sono imprese che vantano ancora le fatture di giugno, alcune incassano parzialmente spettante indebitandosi con le banche. Lo stesso vale per i fornitori.
Stefano Castronuovo e Giacinto Fallone, rispettivamente coordinatore regionale di Casartigiani Puglia e rappresentante degli autotrasportatori di Casartigiani Taranto rivendicano i pagamenti delle fatture, che per norma sono previsti entro 60 giorni quando l’azienda ha incassato il servizio accessorio. «Mittal non paga le fatture e i fornitori – hanno detto coordinatore regionale e rappresentante – che avanzano ancora la liquidità da agosto per i minerali e giugno per i prodotti. Paradossalmente, le banche potrebbero decidere di far rientrare tutti i clienti per le somme debitorie anticipate, portando così le aziende al collasso economico finanziario». È iniziato un nuovo anno ma la situazione rimane sempre la stessa: che cosa accadrà? Quando potremo lavorare? Qualcuno ci dia delle risposte. Siamo esasperati» hanno concluso.
Alla luce di questa situazione che sta attanagliando le imprese, in settimana Aigi incontrerà i sindacati di categoria per giungere all’ accordo per l’avvio della cassa integrazione. Queste le parole del presidente ing. Fabio Greco: «Non possiamo fornire giudizi tecnici sulla complessa trattativa tra socio pubblico e privato non sedendo al tavolo delle trattative.
Auspichiamo, però, che il prossimo 8 gennaio, si giunga a una soluzione che tarda ad arrivare. Ci auguriamo che la società non venga commissariata e al contempo confidiamo nella ripresa della produzione ecocompatibile a sei milioni di tonnellate l’anno; investimenti che garantiscano continuità produttiva, lavorativa e pagamenti. Ho apprezzato l’intervento del Segretario Generale della CISL Taranto Brindisi che, nella disamina a tutto campo del contesto internazionale, nazionale e del nostro territorio ha evidenziato la necessità di “recuperare lo spirito propositivo e costruttivo che consentì lo sviluppo del territorio grazie a sistemi produttivi strategici per il Paese, quali siderurgia, energia, difesa, cantieristica,portualità, mitilicoltura, senza trascurare le direttrici culturali, paesaggistiche, turistiche, dell’agroalimentare, del vitivinicolo”. È indispensabile essere tutti insieme, ognuno con il proprio ruolo, per far sì che Taranto rinasca>>- conclude.
Confapi Taranto sostiene le piccole, medie e grandi imprese, tutte coinvolte nello spinoso contesto quotidiano, auspicando che quanto prima venga posta la parola fine a questa triste agonia della nostra città. Insieme possiamo riuscirci.
Taranto, 2 gennaio 2024
Stefano Castronuovo
Presidente Casartigiani
Fabio Greco
Presidente Aigi
Carlo Maria Martino
Presidente Confapi Industria