E’ bufera sul nuovo bando per autisti 118 che esclude chi ha rischiato la vita durante il Covid
Dopo la manifestazione dei lavoratori dello scorso febbraio che, insieme a FP CGIL, CISL FP e UIL FPL,
avevano reclamato un’organizzazione trasparente e imparziale nelle mansioni, nelle funzioni e nei
trasferimenti, l’Azienda ha pubblicato per la prima volta un avviso pubblico per disciplinare la
mobilità tra i vari presidi sanitari e i distretti.
Nell’esprimere soddisfazione per un risultato che traccia una via nuova e sottrae i lavoratori, ma
soprattutto le lavoratrici vittime particolari di prevaricazioni e di una ragnatela di clientele, il
sindacato confederale ha preteso che siano ugualmente disciplinati i trasferimenti tra i vari reparti
di uno stesso presidio.
E’ stato così concordato con l’azienda di definire, entro marzo, i criteri per disciplinare anche la
mobilità tra i reparti che, in particolare al SS Annunziata, sono stati teatro di trasferimenti senza
criterio e contrari alle esigenze di servizio.
Nel corso dell’incontro con l’amministratore unico del 9 marzo l’Azienda ha precisato che tutti i
movimenti effettuati nell’ultimo periodo avranno un efficacia solo temporanea
Ma è bufera sul nuovo bando per selezionare ulteriori autisti del 118, tenuto conto che i vincitori
del bando precedente sono insufficienti e che l’internalizzazione è alle porte.
In maniera sorprendente e senza valorizzare, a differenza del passato, i suggerimenti di Fp Cgil Cisl
Fp e Uil Fpl, sono stati esclusi tutti coloro che hanno prestato servizio presso le associazioni di
volontariato da febbraio 2021, in piena pandemia Infatti al nuovo bando potrà partecipare solo chi ha svolto un solo turno (uno!) di 6 ore dal 2016 a gennaio 2021, fuori invece chi ha rischiato la vita durante gli anni più terribili del Covid.
Vengono così traditi i principi che hanno sostenuto la storia straordinaria dell’internalizzazione:
emersione del lavoro nero, valore sociale del servizio, efficienza di attività che deve essere pubblica,
riconoscimento a chi si è sacrificato effettivamente nel sistema dell’urgenza.
Contraddizione ancora più evidente rispetto alla recente assunzione dei 43 pulitori che hanno
lavorato durante il periodo Covid: due pesi e due misure diametralmente opposte.
E’ evidente che il dialogo richiesto dall’azienda alle OO.SS. non deve essere solo teorizzato ma
anche praticamente esercitato.
Sono queste le ragioni che, unitamente alla premialità Covid e alle problematiche del Cup,
sosterranno le nuove iniziative dei lavoratori insieme a FP CGIL CISL FP e UIL Pa.
Cosimo Sardelli – Fp Cgil
Massimo Ferri – Cisl Fp
Giovanni Maldarizzi – Uil Fpl