“Le 570 prestazioni ambulatoriali annullate comportano una forte ricaduta sulle liste d’attesa, già di per sé estenuanti”
TARANTO – Si è tenuto stamane un incontro fra la Fials Taranto, rappresentata dal segretario territoriale Pierpaolo Volpe e dal rappresentante aziendale Nicola Scelsi e la Fondazione “Cittadella della Carità”, rappresentata dal consigliere del cda Luigi Cianciotta.
La fondazione ha assicurato che entro la seconda settimana di aprile, verrà presentato il concordato preventivo. E, a seguire, entro fine aprile, ci sarà la presentazione del piano industriale, quale diretta conseguenza dello stesso concordato preventivo.
I vertici Fials Taranto nel corso dell’incontro
La struttura sanitaria prima del provvedimento regionale che ne bloccava gli accreditamenti, aveva 42 pazienti ricoverati (34 MFR e 8 in Cardiologia). Di questi ad oggi a seguito di dimissioni sono rimasti in 28 e nei prossimi giorni sono già state programmate le altre dimissioni e i pazienti verranno così smistati: 10 pazienti verranno trasferiti al “Maugeri”, 3 pazienti ridotti a codice e 26 verranno trasferiti a “Santa Rita”.
Le prestazioni ambulatoriali accreditate con il sistema sanitario regionale invece sono state annullare dalla struttura. Si tratta di ben 570 prenotazioni ambulatoriali che la Fodazione avrebbe dovuto erogare fra il 20 e il 31 marzo 2024. Prestazioni queste che la Asl non ha ancora ricollocato.
Per quanto riguarda gli operatori, il dirigente della “Cittadella della Carità” ha rassicurato che la mensilità di marzo 2024 verrà regolarmente erogata. Inoltre, nel piano industriale non ci saranno esuberi e tutto il personale sarà salvaguardato. Gli amministrativi e tutto il personale impegnato in attività trasversali, lavorerà per tutte e due le strutture ovvero Fondazione “Cittadella della Carità” e “Soave Sanità”.
Contestualmente, nella stessa mattinata, la Fials Taranto, nella persona del segretario generale Emiliano Messina (insieme ai rappresentanti della UGL Salute), ha manifestato accanto a numerosi operatori della struttura davanti al palazzo di Governo.
Il segretario, nel successivo colloquio con il capo di Gabinetto della Prefettura ha richiesto che il prefetto faccia da garante presso tutte le altre istituzioni interessate, affinché questa situazione si sblocchi il prima possibile. Riferendosi, in particolare alla Regione Puglia e ai Vigili del Fuoco che dovranno verificare l’effettuazione degli adeguamenti prescritti alla struttura stessa.
Nello stesso incontro, Messina ha sottolineato che l’annullamento delle 570 prestazioni ambulatoriali comportano una forte ricaduta sulle liste d’attesa, già di per sé estenuanti.
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