È ora di dire basta!
Negli ultimi lustri il ricatto e l’imposizione sono stati la cifra distintiva dei rapporti tra la nostra comunità e l’acciaieria.
Le relazioni industriali con le aziende locali, i diritti dei cittadini e dei lavoratori, le relazioni sindacali e i rapporti con il territorio, che dovrebbero essere improntati al rispetto dei ruoli e delle funzioni, come avviene in qualsiasi paese occidentale, resto d’Italia compreso, a Taranto non esistono.
Vengono calpestati quotidianamente da una fabbrica arrogante che si comporta come il classico “padrone delle ferriere” dell’Ottocento.
Tutti i diritti che i lavoratori hanno conquistato in secoli di lotte insieme ai Sindacati, a Taranto non esistono.
Negli anni i tarantini hanno subito il ricatto tra lavoro e salute, una cosa che qui solo a Taranto è diventato prassi quotidiana: il sacrosanto diritto alla salute, quello di non vedere i propri figli e i propri cari ammalarsi di tumore, è stato oggetto di un odioso ricatto e “barattato” con i posti di lavoro.
Soprattutto è ora di dire basta a questo modo di avere rapporti con la comunità tutta.
Bene ha fatto il Sindaco Rinaldo Melucci, a schiena dritta, a prendere una posizione netta e decisa richiamando il Governo alle sue responsabilità.
Taranto e i tarantini hanno bisogno di CERTEZZE, non di privilegi e compensazioni, hanno diritto a quello che esiste ed è normale in tutto il resto del mondo.
Gli imprenditori delle nostre aziende devono avere certezze sui contratti e sui tempi dei pagamenti, in modo da poter svolgere le loro attività con serenità e senza essere costretti a sentirsi soffocati ogni fine mese quando devono pagare i fornitori e i dipendenti, riuscendo così a fare i necessari investimenti per la sicurezza dei cantieri.
I lavoratori devono avere certezze sul loro futuro, in modo da poter programmare quello delle loro famiglie, non possono più sopportare questa pressione psicologica che, mi piace sottolinearlo, li porta a lavorare senza serenità a danno della concentrazione, aumentando il rischio di incidenti sul lavoro.
E anche noi Amministratori abbiamo bisogno di certezze, quelle che ci consentono di disegnare il futuro della nostra comunità, per lasciare ai nostri figli una Taranto in cui non dovranno più subire ricatti.
Questa battaglia per le certezze ci deve vedere tutti uniti: Amministrazioni, politica, sindacati, lavoratori, imprese.
Michele Patano
Consigliere comunale Taranto Mediterranea