Nota del Coordinamento per il Parco delle Gravine, che sottoscriviamo.
Sembra di essere su scherzi a parte! Ma purtroppo non è così. Davvero si ipotizza di realizzare un sito per il depositi di scorie nucleari a Laterza, oltre che in altre aree del Paese.
Un’esigenza reale , quella di stoccare, in sicurezza, le scorie radioattive, ma pensare di aggravare ulteriormente una situazione ambientale già fortemente compromessa, come quella della provincia ionica è davvero irricevibile come proposta.
Soprattutto se avallata da un governo a guida M5S, quel movimento che in campagna elettorale aveva garantito la chiusura di tutte le fonti inquinanti ( il riferimento chiaro è all’ acciaieria di Taranto), salvo poi, non solo non mantenere l’impegno ma addirittura diventare co-responsabili diretti con l’ingresso dello Stato nella gestione dello stabilimento.
Tra le tante voci di protesta pubblichiamo una nota del Coordinamento per il Parco delle Gravine che sottoscriviamo in pieno, aderendo sin d’ora ad ogni iniziativa che sarà messa in campo per tutelare il nostro martoriato territorio.
NO al deposito di scorie nucleari nella Terra della Gravine!
17 anni fa siamo scesi nelle piazze e nelle strade per dire NO al deposito di scorie nucleari a Scanzano Jonico. Oggi siamo pronti alla mobilitazione per opporci all’individuazione del possibile sito di stoccaggio in Puglia e nell’area della Terra delle Gravine, in particolare.
Non c’è bisogno di molte parole per motivare la nostra netta opposizione; ieri come oggi la nostra battaglia è in difesa di una terra e di un Parco le cui naturali vocazioni sono in netto contrasto con la destinazione di u deposito di scorie nucleari. Una terra le cui “ricchezze” sono l’inestimabile valore di ambiente, natura, paesaggio, storia, cultura e archeologia e le cui vocazioni naturali sono, dunque, quelle legate alla tutela e valorizzazione di queste ricchezze. Insieme ad un comparto agro-alimentare di grande qualità. Il Parco della Terra delle Gravine, per il cui decollo ci battiamo da anni, insieme alle preziose testimonianza della Civiltà Rupestre, rappresenta un patrimonio inestimabile, che, a ben ragione, può e deve rappresentare uno dei pilastri di quel modello di sviluppo alternativo e sostenibile che si cerca di costruire per la Puglia e per Taranto e la sua provincia in particolare. Vale anche la pena ricordare che questo patrimonio è stato candidato a Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
La realizzazione di un deposito di scorie nucleari in questa area pregiudicherebbe irrimediabilmente tutto questo!
Non vogliamo negare la necessità di dare soluzione all’annoso problema della messa in sicurezza delle scorie nucleari in Italia, ma le soluzioni non possono non tener conto delle peculiarità e delle caratteristiche socio-ambientali del territorio.
Ci batteremo, insieme a tutti coloro che condividono questa impostazione, per convincere il Governo e gli Organi incaricati delle verifiche che questa Terra ha bisogno di ben altri interventi ed investimenti
Terra delle Gravine 05.01.2021
p. Il Coordinamento
Marinella Marescotti
Preneste Anzolin
Valentino Valentini
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