Sono grandi, in Italia, i numeri della dismenorrea. Circa l’80% delle donne in età fertile, infatti, soffre, nei giorni del flusso e in quelli precedenti, di problematiche che vanno dai crampi a livello uterino, al mal di schiena, fino al mal di testa e alla nausea. In alcuni casi, la dismenorrea può raggiungere livelli tali da rendere difficile, finanche impossibile, la conduzione di una vita quotidiana serena in ambito lavorativo e privato.
Vero e proprio problema sanitario, la dismenorrea – a livelli gravi, riguarda circa il 10 – 15% delle donne in età fertile – è dovuta all‘azione delle prostaglandine, molecole pro-infiammatorie che causano contrazioni dell’utero e restringimento dei vasi sanguigni che lo irrorano, con conseguente riduzione dell’ossigeno alla suddetta zona.
La dismenorrea, che può essere primaria o secondaria a seconda della possibilità di individuare, a fronte dell’esecuzione di un’ecografia, una patologia organica specifica, può essere affrontata con diversi rimedi naturali.
Senza mai dimenticare l’importanza di tenere in caso, qualora i rimedi naturali non dovessero servire, dei dolori mestruali farmaci – grazie e-commerce di farmacia forniti e certificati come quello di Farmacia CEF è possibile acquistare in pochi click quelli che non richiedono la presentazione di ricetta medica – ricordiamo la possibilità di ricorrere a soluzioni come l‘agopuntura.
Secondo la medicina tradizionale cinese, la dismenorrea è frutto di un’anomala circolazione di Qi (energia) e Xuè (sangue). Questa antica pratica è stata più volte al centro di studi scientifici legati al suo utilizzo contro la dismenorrea. Interessante a tal proposito è uno studio pubblicato nel 2021 e condotto da un’equipe di esperti della Beijing University of Chinese Medicine.
Gli studiosi in questione hanno concluso che l’agopuntura permette di apprezzare effetti analgesici soddisfacenti sulla dismenorrea primaria, grazie alla capacità di regolare l’espressione di numerose molecole pro-infiammatorie.
L’agopuntura non è l’unico rimedio naturale che si può prendere in considerazione contro la dismenorrea! Un altro degno di nota è la masturbazione. Secondo uno corposo lavoro scientifico risalente al 2020, il Mensturbation Study, grazie alla sua capacità di incrementare l’irrorazione ematica a livello pelvico l’autoerotismo può avere effetti positivi sul dolore nei giorni del flusso mestruale.
Un’altra parentesi da aprire è quella relativa agli esercizi di rilassamento, stato che può essere indotto sia attraverso tecniche di respirazione profonda, sia attraverso l’ipnosi. In questo caso, è opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta per farsi spiegare come procedere.