l’epidemia nel giardino di casa
La paura che muove gli uomini nelle non sagge decisioni ci pervade da diversi anni ad ogni annuncio di pandemia; ricordo la corsa al vaccino antinfluenzale della suina quando le persone più “erudite” si mettevano alla ricerca di antivirali per la rete delle reti o chiedevano all’amico farmacista.
Massima allerta
Solo ieri è stata proclamata la Massima allerta e controlli serrati all’aeroporto di Fiumicino per chi arriva dalla Repubblica democratica del Congo (fonte adnkronos 21/07/2019) e questa mattina tra le chat varie che imperversano sul mio smartphone serpeggiava la paura. In effetti l’organizzazione mondiale della sanità ha classificato l’epidemia come “emergenza di salute pubblica internazionale” di livello 3. Cosa mai significherà questo nuovo allarme? Signifca che s’intendono adottare misure di salute pubblica in risposta a una grave minaccia transfrontaliera, tali misure devono essere implementate dopo aver consultato gli altri paesi dell’UE in merito al loro scopo e alla loro portata. Quindi la minaccia esiste, ma la verità ? Non è nuova, è solo salita alla ribalta come precedenti e simili che che scavano nelle paure primordiali che ci vedono rimossi dall’esistenza non solo come singoli ma come gruppo comune, una comunità di esseri che fanno cività. La temuta Apocalisse pandemica.
In riva al mare
Questo è un pensiero che ci attraverserà tra una crema solare e un croccante gelato di lussurioso cacao, che placherà insieme con le onde del mare e il ritmo incalzante del tormentone estivo, le paure di fondo verso pensieri che cancelleremo in quanto immanentemente percepiti come fuori dalla portata della nostra sfera d’influenza.
Andare oltre
Oltre ad Ebola vorrei rammentare che esiste anche la Middle East respiratory syndrome (MERS-CoV) (attualmente con focolaio in Arabia saudita), la vecchie e sdoganata Sars oltre che la peste nera che si è da poco scoperto essere stata una concausa della sparizione di una civiltà urbana paleolitica. Siamo in attesa anche di numerosi asteroidi, nel frattempo vado ad accendere il router a 5Ghz per tramettere quest’articolo, non dopo essermi ingozzato di microplastiche, respirato una boccata d’aria di AFO2 (Altoforno 2), cibato di antibiotici presenti in una succosa Angus e ….. chattato in motocicletta su whatsapp. Insomma una vita spericolata in attesa di una pandemia che dia sfogo alle mie paure ancestrali.
Morire a casa loro
In Congo nel frattempo, purtroppo, di Ebola si muore per davvero al di là dei nostri liberi timori.
Dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
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