Il sesso digitale
Oggi che i nostri ragazzi vivono nell’era del sempre connesso, la sessualità si riveste di nuovi inversi tabù, nel tempo del “youporn” tutto viene consumato meccanicamente, senza passare per i limiti e le strade date dell’emozione del nascosto e della scoperta. E’ un sovraccarico sensoriale digitale che sta svuotando l’atto della relazione, quell’azione che mentre crea e plasma, riveste in quanto relazione una nuova vita terapeutica dell’essere
Al di là della scoperta
Mai come prima si rende necessaria una educazione alla sessualità, che investa trasversalmente genitori e docenti al di là dei tabù e dell’ipocrisia degli adulti, che non vedono il sesso per quello che è; quelli che sporcandolo nel suo significato profondo, intraprendono una perversa relazione con uno degli atti più divini che esista. Da un lato chiudono gli occhi e dall’altro producono la pornografia che mal indottrina gli adolescenti,vprivandoli dell’affettività e della scoperta di se stessi e dell’altro da se.
Figli del marketing
I giovani non scoprono più il sesso, ma proiettano su se stessi modelli ampiamente disponibili, falsi e figli di un marketing che li schiera come futuri clienti di nuovi prodotti. Soli in mezzo ad altri soli. Chi si occupa di economia sa bene che nulla è gratis; nel non lontano passato, la pornografia seppure come caricatura della vera sessualità, era connotata da un prezzo d’acquisto della carta su cui era impressa o della preziosa ed anonima videocassetta su cui era incisa, mentre ora è e gratuitamente disponibile come seme piantato per un futuro cliente, che sarà sempre alla ricerca di nuove e vuote e costose soddisfazioni in abbonamento.
In educando e in vigilando
E’ sempre più necessario che chi si occupa dell’educazione e della crescita degli adolescenti segua un adeguato e approfondito training all’educazione sessuale e affettiva, se non sentimentale così da poter poi essere di riferimento per i propri figli e studenti. Non sempre vivere le situazioni ci mette in grado di poter poi trasmettere nell’educazione e nella formazione l’esperienza percepita, specie quella che riguarda il sesso, che da secoli viene rivestito di falsi miti e costrizioni che portano a un ignoranza che innesca comportamenti sessuali a rischio, come il contagio di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.
La formazione
Parlare di sessualità in adolescenza spaventa spesso l’adulto, che crede di promuovere una precoce sessualizzazione; è invece un dovere oramai inevitabile e irrinunciabile, perché là dove questa conoscenza non viene da lui coperta vi provvede la rete di bit con i suoi miti pornografici; gli adolescenti sono già precocemente esposti a contenuti e materiale sessuale digitale. Si rende invece indispensabile che siano dotati degli strumenti che permetta loro di comprendere, assimilare e ben sperimentare questo aspetto fondante della natura umana, senza il quale è impossibile una vera e propria costruzione di una identità adulta.
La scuola
Dovrebbe farsi promotrice della formazione e dell’educazione dei suoi docenti sull’argomento; un’educazione che non sia solo digitale ma anche analogica, da testo come sensoriale, così che si possa pienamente strutturare la propria esperienza di adulti e trasmetterla ai propri studenti. Nell’era del digitale una nuova educazione sessuale e socio affettiva è un elemento indispensabile per la formazione di una società non aberrata e per il raggiungimento di una vera età adulta dei nostri adolescenti.
Cosa sapere
Ogni insegnante dovrebbe conoscere e saper affrontare i cambiamenti tipici dell’adolescenza e i pericoli connessi ai comportamenti sessuali a rischio, oltre che possedere l’abilità di saper parlare di sessualità agli adolescenti. Capire quali problemi possono affrontare i giovani nel loro percorso di crescita e sviluppo è definitivamente indispensabile anche per poter veramente permeare la loro vita con la materia curricolare d’insegnamento.
Buona Formazione amici docenti, farà bene anche alla vostra di vita sessuale e socio affettiva.
dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
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