Emozioni e crescita
Siamo degli esseri straordinari, anche al di là delle palesi limitazioni quotidiane, siamo in grado di compiere ordinari prodigi. Una delle nostre “miracolose” abilità è quella di poter sentire e dire cosa sta provando qualcun’altro. Capita che una cara amica possa confessarci la sua felicità o la sua tristezza, spesso ce lo confessano non con le parole, con l’alzare o l’abbassare la voce, il cambio del tono, la frequenza del respiro il tremolio tra le parole.
L’espressione facciale
Ancora più di questo ci comunica l’espressione facciale, abbiamo difatti dedicati interi circuiti cerebrali dedicati al riconoscimento del viso e della sua mimica. Sul nostro volto “germogliano” negli anni tanti muscoli che ci permettono di creare moltissime espressioni, in una combinazione di emozioni e messaggi virtualmente infiniti; tutto questo accade spontaneamente, senza che noi pianifichiamo che accada, al variare delle nostre emozioni e in risposta a quelle altrui.
Provaci
Prova un attimo a distogliere lo sguardo da queste parole che stai leggendo e cerca di far sembrare il tuo viso come sarebbe se ti sentissi triste; osservati. Se non trovi uno specchio avrai sicuramente a portata di mano lo smartphone da selfie; osservati. Hai abbassato la bocca e forse hai guardato in basso con la testa e gli occhi? Non è sorprendente che il modo in cui ci sentiamo fa sì che le nostre facce si comportino in un modo particolare?
Il viso della comunità
Oramai da più di quarant’anni la comunità scientifica ha ben chiaro che gli esseri umani tendono a mostrare le stesse espressioni in risposta a varie emozioni. Quindi, se guardassi un partenopeo di San Giorgio a Cremano, un bambino a scuola a Milano o un contadino Siciliano, le loro espressioni facciali sarebbero molto simili se si sentissero tristi, si proprio come nella tua prova (ci hai provato davvero ?). Ci sono schemi prestabiliti per come si muovono i muscoli facciali, e quindi per come appare il viso, che sono gli stessi in diversi paesi, culture ed etnie. In tutto il mondo, le emozioni di felicità, tristezza, rabbia, paura, disgusto, attrazione sessuale e sorpresa vengono mostrate sui nostri volti in modi simili. La capacità di riconoscere come qualcuno si senta è una competenza molto importante nella vita, poiché ci consente di rispondere in modo appropriato nelle situazioni sociali con la nostra famiglia, gli amici, gli insegnanti e persino gli estranei. Questa esperienza è particolarmente importante nell’età dello sviluppo, senza non si avrebbe un adulto emozionalmente maturo e socialmente competente.
Competenza alla vita
Questa competenza è fondamentale per la crescita sociale, emozionale del singolo e della comunità, diversamente verrebbero a mancare i fondamenti dell’empatia, senza la quale ogni uomo e donna sono soli sulla faccia della terra. La mancanza di empatia, la mancata attribuzione del dolore e del piacere nell’altro, il non coltivarla è il seme della violenza e dell’incomprensione sociale e individuale.
Guardiamo in faccia, occhi negli occhi, viso a viso ora e sempre. Regaliamoci l’umanità e l’emozione di crescere insieme e non separati
Dott. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo – informatico
Foto di Alexey Klen da Pixabay