Crioablazione di tumore mammario. E’ questo il nome dell’intervento realizzato con successo qualche giorno fa presso l’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto.
Un intervento realizzato con successo dall’equipe di Radiologia Senologica del centro donna guidata dal senologo Giuseppe Melucci e che non ha precedenti su tutto il territorio regionale.
Questa tipologia di procedura viene eseguita su guida ecografica, posizionando all’interno della lesione neoplastica un ago da cui fuoriesce azoto liquido ad una temperatura di circa -140°. Tale somministrazione determina la necrosi per congelamento della lesione.
Questa tecnica era originariamente impiegata per trattare solo i fibroadenomi della mammella. Ma l’intervento di crioablazione eseguito al “SS. Annunziata” costituisce una valida alternativa alla classica asportazione chirurgica appunto anche nel trattamento dei carcinomi mammari. Carcinomi mammari che però ovviamente devono presentare determinate caratteristiche, come le piccole dimensioni e la bassa aggressività biologica. Inoltre, in specifiche situazioni, questo intervento può anche essere utilizzato su recidive in mammelle già operate oppure in pazienti che esprimono la volontà di non sottoporsi ad intervento chirurgico, perché presentano la coesistenza di più patologie.
Comunque, in generale, il tumore al seno è una patologia molto frequente su tutto il territorio nazionale e la procedura di crioablazione costituisce una nuova frontiera nelle cure e senza dubbio costituisce importanti vantaggi per le pazienti, sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo psicologico.
Cosimo Lucaselli