Iaia e Perrini (FdI) rispondono alla Viggiano (PD)
L’ Ex Ilva, consegnata nelle mani, rilevatesi nei fatti poco affidabili, di una grande società internazionale, vive in questi giorni momenti drammatici con il reale rischio di un blocco totale delle attività, con tutte le immaginabili conseguenze in termini di occupazione e non solo.
Occorrono oltre 300 milioni di euro solo per pagare la bolletta del gas; poi ci sono le ditte dell’ appalto che rischiano il default a causa dei mancati pagamenti delle commesse.
Nel frattempo, mentre una nota rete televisiva nazionale offriva un’immagine, assolutamente lontana dalla realtà, di un’azienda modello, si continuavano a registrare incidenti che determinano ulteriori sversamento sulla città di sostanze nocive.
Una storia infinita che si trascina dal 2012, anno dell’intervento della magistratura, con decine di decreti “salva Ilva” che evidentemente non sono serviti a risolvere alcunché.
In questo contesto si accende la polemica politica. A dare fuoco alle micce una nota stampa, dai toni duri e sarcastici, dell’Avv. Francesca Viggiano, già assessore comunale.
L’autorevole esponente del Partito Democratico attacca frontalmente il ministro Fitto:
“Da quando il dossier Ilva, per nefasta sorte, è finito nelle mani del ministro Fitto possiamo dire, senza timore di smentita, che la situazione già drammatica è diventata catastrofica?
Sì, possiamo dirlo.
Il ministro Fitto continua, instancabile, a mantenere alta la sua fama di nemico giurato della sua terra.
Ministro, da quanto non fa un giro a Taranto? È entrato nello stabilimento? Che idea si è fatto? I suoi collaboratori si sono per caso degnati di sottoporle le immagini della acciaieria che sputava fumo rosso nella giornata di ieri, 3 gennaio 2024? Può dirci che pensa di fare?
Pensate di farne ancora solo una questione di profitto, di alta finanza, di tutela delle aziende del nord Italia?
Ora che sono passati 15 mesi dall’ insediamento del Governo di pistoleri, gaffeur e sostituti capitreno, possiamo accantonare la risposta che ci avete propinato per mesi e cioè che siete appena arrivati, e che prima governava la sinistra, e che la colpa è di Conte, e bla bla bla?
Quando pensate di cominciare a prendere decisioni e caricarvi qualche responsabilità?
Io credo che lei, caro ministro del Sud, a questa città non darà alcuna risposta.
Lei, Ministro, spero non per incapacità o totale disinteresse non è riuscito a concludere nulla.
E dunque, con uno slancio di umiltà, consegni il dossier in mani più responsabili e decise, così che qualcuno possa prendersi cura di una città che ha già pagato carissimo in termini sanitari, ambientali e occupazionali.
Come ha già fatto il presidente Emiliano, la scavalco e rivolgo alla Presidente Giorgia Meloni l’invito di togliere dal suo tavolo il dossier Ilva, che immagino giacere nella polvere da mesi ormai, e occuparsene lei personalmente.
Francesca Viggiano
Mamma, tarantina, Avvocato, Militante, Vice presidente pd Puglia “
Non si è fatta attendere la replica di Fratelli d’Italia con una nota a firma dell’on.le Dario Iaia e del consigliere regionale Renato Perrini:
Ex Ilva, Iaia e Perrini (FdI): il disastro di oggi è frutto di 10 anni di gestione del PD e alleati e ora la colpa sarebbe di Fitto che sta cercando di venirne fuori! assurdo
“Non troviamo singolare che la mamma, la tarantina, l’avvocato Francesca Viggiano si lasci andare a dichiarazioni che riguardano la situazione ex Ilva come una qualsiasi populista di sinistra (che sotto dettatura dei soliti noti), è più interessata ad attaccare il Governo Meloni e il ministro Fitto che al bene della città di Taranto e dei suoi abitanti, compresi i tanti lavoratori del siderurgico diretti e indiretti…
“Quello che troviamo assurdo è che a lanciare certe accuse sia la militante e vice presidente del PD pugliese! Il partito che in questi anni ha la colpa del disastro che è stato ereditato dal Governo Meloni: sono loro, compresi i loro parlamentari e gli alleati di coalizione, che hanno gestito tutta la vicenda dal 2013… era il presidente Michele Emiliano a sedersi, insieme al sindaco Rinaldo Melucci, all’AD di Arcelor Mittal, Lucia Morselli, e affermare soddisfatto: qui mi sento a casa! Sono loro che, anno dopo anno, hanno preso decisioni una più disastrosa dell’altra, regalando l’acciaieria a Mittal e consentendo a questa di poter fare tutto quello che ha fatto in questi anni.
“Insomma sono il centrosinistra con i grillini che hanno creato tutto questo disastro e ora la colpa sarebbe di Fitto che, ereditato tutto questo, sta cercando di venire a capo dei ‘bordelli’ che ci sono oggi. A cominciare dalla scelta di Mittal che è stata fatta proprio dal centrosinistra e non certo dal Governo Meloni.
“Che dire… ma ci vuole un bel coraggio pure a parlare!”
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