riceviamo e pubblichiamo:
Ieri nel Consiglio Comunale si è consumata la spaccatura della maggioranza ed è avvenuta nel punto più nevralgico dell’Amministrazione Pubblica, ovvero nel sostegno alla cittadinanza. Per comprendere cosa sia accaduto dobbiamo fare riferimento al Consiglio Comunale precedente, quello del 14 luglio, nel quale all’approvazione dell’ordine del giorno sull’annullamento dei vecchi tributi fino a mille euro sino al 2015 non riscossi, la Capo Gruppo di FDI Grazia Lillo ha portato in evidenza e proposto l’applicazione dell’intero pacchetto della rottamazione nazionale, ovvero la possibilità di rateizzare e scontare di interessi e sanzioni anche i tributi sino a giugno 2022 ovviamente non riscossi. L’Assessore Lasorte in quella sede diede una risposta incerta, probabilistica sulla definizione di un regolamento ad hoc per la rottamazione, lasciando preludere quanto poi accaduto, il crollo dell’asse di maggioranza.

La discussione sul regolamento portato ieri in Consiglio è stata trasformata dai rappresentanti di Martina Visione Comune in uno show politico intriso di riferimenti ideologici e di dissenso sulla politica nazionale del susseguirsi negli anni delle rottamazioni, a parer loro inique e in favore degli evasori. A nulla sono valsi gli appelli al buon senso degli stessi colleghi di maggioranza, che hanno ben compreso la ratio della legge, per la quale non si sostengono gli evasori, che sicuramente non pagheranno mai, bensì si aiutano i cittadini colpiti da pandemia, crisi economica, crisi energetica, effetti della guerra e quant’altro a riavere pari dignità nell’assolvere comunque l’intero pagamento dei tributi rispetto a chi in questi anni non ha subito alcuna perdita.
In realtà non siamo per niente sorpresi di quanto accaduto, poiché questa maggioranza, sin dalla proposizione elettorale dello scorso anno ha manifestato la reale natura, ovvero un’accozzaglia di figure distanti tra loro per ideologia e metodo, uniti “insieme” dalla bramosia del potere!
Le stesse considerazioni che hanno portato alla divergenza per il suddetto punto all’ordine del giorno, in realtà emergono anche in tutta l’azione di governo di questa Amministrazione, laddove ieri anche nell’approvazione del DUP e degli scostamenti di bilancio, tra i dubbi sui numeri e le discontinuità progettuali, la maggioranza non ha dato segnali di compattezza.
La domanda che ci poniamo, quindi, ma soprattutto la preoccupazione per il futuro di Martina Franca è che un’Amministrazione così instabile, dominata da divergenze interne radicali e da una visione politica profondamente diversa, possa condurre nel baratro le sorti del nostro territorio, molto più di quanto già lo sia e che su argomenti come il PUG, la Sanità Pubblica Locale o per il Capitolato dell’Appalto sulla gestioni dei rifiuti (in scadenza e di cui non se ne parla minimamente) che solo noi di Fratelli d’Italia fino a ieri abbiamo portato e sollecitato alla discussione in Consiglio Comunale, si finisca poi per temporeggiare e rimandare a soluzioni palliative o peggio ancora che si faccia la fine per esempio degli Stati Generali dell’Economia, annunciati nel DUP 2021-2023 come il “viatico” indispensabile per lo sviluppo economico e poi messi nel cassetto e dimenticati.
Il clima di irresponsabilità che si respira a Palazzo Ducale non fa altro che determinare danni concreti alla cittadinanza; ieri Fratelli D’Italia insieme al resto dell’opposizione ha salvato le sorti del provvedimento sulla rottamazione, ma resta la preoccupazione sulle questioni che non arrivano in Consiglio Comunale e come al solito vengono trattate nelle “segrete stanze”.
Martina Franca 28.07.2023
Il Coordinamento Cittadino di Fratelli d’Italia
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