Perrini: parla solo se ci sono telecamere , poi in consiglio è l’eterno assente a spregio delle istituzion
Questa è la dichiarazione di Renato Perrini: “Ci voleva l’avvento del Governo Meloni e l’ennesimo affronto fatto da Mittal ai tarantini perché il Consiglio regionale si occupasse dell’ex ILVA”.
Oltre decine di interrogazioni da mesi e mesi, precisamente dal 7 marzo scorso, giaceva non discussa una mozione presentata dal consigliere Renato Perrini, nella quale per altro veniva affrontato anche il problema sanitario, oltre che quello occupazionale.
Ma stamattina propri o in uno spirito collaborativo – e per dare più forza al presidente Emiliano che giovedì prossimo rappresenterà al tavolo convocato dal ministro Urso tutta la Puglia – hanno concordato e firmato una mozione unitaria che impegnava Emiliano a farsi portavoce con il Governo Meloni, per far rientrare al lavoro le 145 imprese dell’indotto fermate da ieri in modo ingiustificato e ricattatorio da Mittal, ma soprattutto a spingere sulla riconversione tecnologica mirata alla chiusura delle fonti inquinanti.
Una riconversione che per la verità Emiliano aveva già ‘trattato’ non solo con l’allora governo amico, presidente Conte e ministro Di Maio, ma con tanto di slide aveva persino presentato il progetto a Bruxelles… era il 2018. Quattro anni fa, oggi ci sarebbe piaciuto conoscere dalla voce di Emiliano cosa ne è stato di quell’impegno preso allora dai governo a guida pentastellato?
Ma il presidente era a Taranto, stamattina (ieri n.d.r) e quindi tutto il Consiglio regionale ha deciso di aspettarlo. Lo ha aspettato anche quando prima di entrare in aula si è fermato con il suo staff a pranzo alla mensa regionale… perché è evidente che se si approva una mozione per IMPEGNARLO, rispetto istituzionale, ma anche civile, vuole che la parte che si deve impegnare ascolti, si confronti, faccia sapere qual è la posizione del governo regionale, al di là di quanto contenuto nella mozione scritta dai consiglieri e non dal governo regionale.
Ma Emiliano è stato pochi minuti e se ne è andato, francamente cronometrando è sicuramente stato più a mensa che seduto in aula. Un comportamento irrispettoso dell’intero Consiglio, ancora più irrispettoso perché mentre lo attendevano lui rilasciava una dichiarazione video alla stampa. Perché a Emiliano è evidente che gli interessa sempre e comunque stare sotto i riflettori, piuttosto che venire in aula quanto meno a LAVORARE. E, invece, è ormai l’ETERNO ASSENTE che continua a giocare sulla pelle dei tarantini, giocando sempre tutte le parti in commedia e cambiando versione a seconda dell’interlocutore e soprattutto del Governo.”