Aggregazione, promozione sociale , fondi per la ricerca, sensibilizzazione e stimolo per le coscienze
Inaugurata in via Acclavio 88 a Taranto la sede dell’ associazione Giorgioforever; 25 ottobre nove mesi dalla morte del giovanissimo Giorgio Di Ponzio, a cui l’associazione è dedicata. Un punto di incontro per aggregare, fare promozione sociale, sensibilizzare e provare a stimolare le coscienze di chi ha la responsabilità di garantire il benessere dei cittadini, la salute innanzitutto. Un modo per i genitori di Giorgio, Angelo Di Ponzio e Carla Luccarelli di trasformare il dolore in impegno, mantenendo sempre alta la attenzione della opinione pubblica sulle problematiche ambientali.
Poi l’obiettivo fondazione per raccogliere fondi da destinare alla ricerca in campo oncologico-pediatrico. “Oltre a perseguire un obiettivo che tutti ben conosciamo -è Carla Luccarelli a spiegarci- per Taranto, bisogna anche creare delle alternative e costruire qualcosa per i ragazzi. Noi con questa associazione raccogliamo fondi per creare la fondazione per la ricerca oncologica con borse di studio dedicate; siamo a buon punto per la costituzione e ci riteniamo anche abbastanza soddisfatti per i risultati ottenuti in pochi mesi. Non raccogliamo solamente fondi; vogliamo dare qualcosa di più alla città, quindi riuscire ad attrarre attraverso delle iniziative che creino aggregazione; proponendo anche progetti come il “TGino tarantino” un telegiornale fatto esclusivamente dai bambini che impareranno a costruire un piccolo telegiornale; faranno anche delle uscite, interviste e poi piano piano sveleremo tutte le parti di questo progetto. Ci saranno anche serate a tema. E’ già iniziato il tesseramento. Tutte le notizie si possono attingere dalla pagina Facebook Giorgioforever.”
Abbiamo poi sentito Angelo Di Ponzio il papà di Giorgio a cui abbiamo chiesto quale obiettivo si prefigga l’associazione in tema di fonti inquinanti: “Nella presentazione che abbiamo fatto inaugurando la sede di questa associazione abbiamo inserito nella nostra mission la battaglia per un ambiente sano; prima cosa è fare aggregazione e provare a guardare tutti nella stessa parte; forse un giorno se si riesce a guardare tutti verso una parte, verso un unico obiettivo, che è quello della salvaguardia della salute dei nostri figli , si potrà vivere tutti meglio. Per me viene prima la salute e dopo la questione lavorativa, penso che di mancanza di lavoro non si muoia invece per le malattie causate per il lavoro si.” Di Ponzio ci parla anche della nota questione della frammentazione del fronte che si batte per un ambiente migliore: “io penso che i solisti non vadano da nessuna parte; chi fa il solista, chi vuole cercare di fare cose per mettersi in mostra non aiuta a raggiungere l’obiettivo che dovrebbe essere unico per tutti.”
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