Balzanelli (Sis 118): “Ritengo appropriata la grande tempestività da parte del cittadino nel chiamarci non appena realizzato che qualcosa di anomalo stava succedendo”
MARTINA FRANCA (TA) – Sembrava una mattinata, quella di ieri, come tante altre per Francesco (nome di fantasia). Era in casa sua a Martina Franca, quando è stato colto da un malore. Ma l’uomo, un 66enne, non si è perso d’animo e, soprattutto, non ha perso tempo decidendo di chiamare immediatamente il 118.
Dall’altra parte del telefono, in Centrale Operativa, risponde l’infermiera Melissa Piccione con il supporto del medico Fabiola Giannoccaro.
“Non mi sento bene. Mi sento tremare. Sto sudando molto, non ho mai sudato così”. Queste le prime parole che Francesco rivolge agli operatori.
L’infermiera risponde: “Ha dolore al petto?”.
“No, all’addome. Ma questo ce l’ho sempre. Soffro di ulcera peptica”, replica Francesco.
“Ha mai sudato così all’improvviso?”, chiede nuovamente l’infermiera.
“No”. La risposta del paziente.
L’infermiera e il medico in centrale operativa intuiscono che qualcosa non stava andando per il verso giusto, valorizzando il sintomo della sudorazione, perché suggestivo del potenziale insorgere di un grave evento cardiovascolare. Non c’è tempo da perdere quindi, e l’operatrice attribuisce all’uomo un codice “giallo”. Un codice “giallo” che significa in potenziale pericolo di vita.
Così, la Centrale Operativa del 118 attiva l’ambulanza del SET 118 di Martina Franca e l’automedica SET118 di Taranto Centro. Ambulanza che riesce ad arrivare in 8 minuti dalla chiamata con a bordo l’infermiera Cosima Disummo e gli autisti-soccorritori Mariana Cito e Michelangelo Schiavone.
Ma appena Francesco entra in ambulanza va improvvisamente in arresto cardiaco. Nel frattempo giunge sul posto anche l’automedica, con a bordo il medico Maria Pia Mazzei, l’infermiera Maria De Giorgio e l’autista-soccorritore Cosimo Imperio.
Francesco viene immediatamente sottoposto a massaggio cardiaco e a defibrillazione. Il cuore riparte. L”uomo riprende a respirare e si sveglia.
L’ECG però evidenzia un infarto miocardico acuto sottostante, quale causa dell’arresto cardiaco improvviso. A quel punto parte la corsa, in codice “rosso”, previo allertamento della CO118, per la casa di cura Villa Verde, direttamente nella sala di emodinamica per la rivascolarizzazione coronarica e quindi miocardica di emergenza.
Si è trattato di “Un intervento – commenta il primario del 118, Mario Balzanelli – tempo dipendente di eccellenza del Sistema di Emergenza Territoriale. Un intervento perfetto in tutte le sue fasi, tra CO118, mezzi ed equipaggi di soccorso del SET 118 e centro ospedaliero di riferimento per quel giorno”.
“Molto importante sottolineare – conclude il centodiciottista Balzanelli, che fra l’altro è stato appena riconfermato presidente della Società Italiana dei Sistemi 118 (SIS118) per il biennio 2022/2024 – la grande tempestività e direi appropriatezza da parte del cittadino utente nel chiamare immediatamente il CO118 non appena percepito che qualcosa di anomalo stava succedendo (una improvvisa abbondante sudorazione anomala). Tale sollecitudine ci ha permesso di arrivare appena in tempo, un istante prima che andasse in arresto cardiaco, e quindi di salvargli la vita. Congratulazioni, quindi, a tutti gli operatori, non solo in riferimento alla Centrale Operativa e agli equipaggi delle postazioni mobili coinvolti al momento, ma anche a tutti gli altri equipaggi del nostro Sistema provinciale, perché ogni giorno, lo dico con grande fierezza, fanno, instancabilmente, una differenza determinante salvando, tutti insieme, vite”.
I centodiciottisti che hanno partecipato alle operazioni salvavita di Francesco