Il giallo dell’Atleta di Taranto sarà protagonista a Freedom
L’atleta di Taranto, con il mistero sulla sua vita e soprattutto della sua morte, sarà protagonista della settima puntata della nuova stagione di “Freedom – oltre il confine”, la trasmissione condotta da Roberto Giacobbo, in onda stasera venerdì 19 febbraio alle 21:25 su Italia 1.
Nella puntata di venerdì, la Puglia sarà al centro di un’indagine su dei veri e propri “cold case” del passato.
![La troupe di Freedom riprese Tomba dell'atleta](https://www.oltreilfatto.it/wp-content/uploads/2021/02/La-troupe-di-Freedom-riprese-Tomba-dellatleta-1024x768.jpeg)
Il noto conduttore televisivo, infatti, dopo la visita nel Laboratorio di Antropologia Fisica dell’università del Salento, dove si studiano gli scheletri ritrovati nell’area di Roca Vecchia, vicino a Lecce, farà un incontro ravvicinato con l’atleta più importante nella storia dell’archeologia i cui resti vennero rinvenuti nel 1959 nell’imponente tomba di via Genova a Taranto.
![Roberto Giacobbo tomba dell'atleta](https://www.oltreilfatto.it/wp-content/uploads/2021/02/Roberto-Giacobbo-tomba-dellatleta-1024x768.jpeg)
È lui, il misterioso scheletro dell’atleta morto tra il 500 e il 480 a.C., conservato nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, ad incontrare la troupe di Freedom che grazie al campione tarantino racconterà anche molti segreti sull’importanza culturale e rituale dello sport nel mondo magno greco.
“La Tomba dell’Atleta – racconta la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti – è un unicum all’interno del patrimonio archeologico mondiale ed è per questo che sarà a breve oggetto di uno studio più approfondito, bioarcheologico e paleopatologico. I resti scheletrici dell’atleta sono stati già in passato sottoposti a studi e analisi che ne hanno rilevato alcuni caratteri antropologici e paleonutrizionali. L’analisi degli elementi in traccia presenti nelle ossa ha anche mostrato un contenuto significativo di arsenico. Oggi, attraverso l’evoluzione degli studi biomedici e paleopatologici, sarà possibile da un lato confermare o smentire alcune delle acquisizioni passate, dall’altro ottenere nuovi dati e chiarire alcune ipotesi scientifiche che sono state ventilate su ergonomia, presenza di tossici (arsenico) e patologie del famoso atleta di Taranto. Attraverso il nostro nuovo progetto di ricerca, potremo quindi giungere alla soluzione di un giallo che appassiona da sempre studiosi, esperti e visitatori di tutto il mondo”. “Si tratta di un grande atleta, testimonianza dell’importanza culturale, geo-politica e sportiva della Taranto antica ecco perché dovrebbe essere omaggiato dagli sportivi di tutto il mondo, come simbolo del valore della pratica sportiva”.
Il servizio è stato realizzato con il supporto logistico di Apulia Film Commission e del Comune di Taranto.
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