Era stato vaccinato lo scorso 26 febbraio con una dose di AstraZeneca e durante la notte la febbre. Ma il peggioramento nei giorni successivi ha richiesto il ricovero in ambiente ospedaliero. Poi il coma
TARANTO – E’ in netto miglioramento. Le sue condizioni neurologiche stanno progressivamente migliorando e alla valutazione clinica, fatta stamane dai medici rianimatori, ha mosso spontaneamente gli arti, rispondendo in maniera finalistica agli stimoli. Si tratta del finanziere, 43enne, attualmente ricoverato nel reparto Rianimazione dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto, che nel pomeriggio dello scorso 26 febbraio gli era stata somministrata la prima dose del vaccino anti-Covid dell’AstraZeneca.
Ma cosa è accaduto in questi giorni? L’uomo, un appuntato scelto della Guardia di Finanza, di origini siciliane, in forza al comando provinciale di Taranto, nel corso della notte dello stesso 26 febbraio (quindi dopo circa 6/8 ore dalla somministrazione del vaccino), ha iniziato ad accusare iperpiressia, ovvero febbre molto alta. Febbre che ha persistito anche nei giorni successivi.
Ma, poi, improvvisamente, la comparsa di altri sintomi, come ad esempio un rallentamento psico-motorio, inizialmente lieve, ma che successivamente è diventato persistente e che pian piano è gravemente peggiorato. Così, domenica 7 marzo, il giovane finanziere è stato trasportato al Pronto Soccorso del nosocomio del capoluogo jonico per essere poi ricoverato nel reparto di Neurologia e Stroke Unit con una diagnosi di encefalite. Le sue condizioni neurologiche hanno sin dal primo momento preoccupato il personale sanitario. Infatti, sono rapidamente peggiorate fino a portare il finanziere in coma, richiedendo l’utilizzo di una terapia medica specifica. Poi, martedì 9 marzo, la decisione di trasferirlo nel reparto di Rianimazione e Anestesia, dove è stato intubato.
Ma, nonostante le condizioni critiche, il paziente, fanno sapere i medici, non ha mai fatto registrare eventi trombotici.
Ma il vaccino può essere stata la causa di quello che ha accaduto? Secondo i sanitari che lo tengono in cura, sì. Anzi, specificano, i disturbi accusati sono classificabili nelle reazioni avverse a qualsiasi tipologia di vaccino.
Ad ogni buon conto, il paziente (che, ribadiamo, da oggi sta facendo registrare progressivi miglioramenti clinici), verrà presto estubato e quando le sue condizioni cliniche lo permetteranno uscirà dalla Rianimazione per essere nuovamente trasferito in Neurologia.