L’uomo era ricercato dall’ottobre 2022
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, dopo sapienti indagini, lo hanno bloccato all’aeroporto di Napoli, ponendo definitivamente la parola fine alla sua corsa
NAPOLI – Era ricercato dal 16 ottobre 2022. Si tratta di G.P., tarantino di 35 anni.
La latitanza e l’accusa: era già stato arrestato all’alba del 2 febbraio 2022 nell’ambito di due indagini che avevano colpito numerosi presunti affiliati dei clan Pascali di Taranto (quartiere Paolo VI) e Sudoso di Statte (TA). Poi si è reso irreperibile, iniziando la sua fuga.
Sul latitante gravano due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Lecce, su richiesta di quella Direzione Distrettuale Antimafia, per i reati di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” (2022), e di “associazione finalizzata al traffico di stupefacenti” e “trasferimento fraudolento di valori” (2023). Inoltre, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Taranto, per l’espiazione di una pena detentiva di 3 anni, poiché riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le ricerche: la complessa attività di ricerca del catturando, coordinata dalla DDA di Lecce, ha visto i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, diretti dal tenente colonello Francesco Marziello e dal maggiore Gennaro De Gabriele, impegnati in un paziente e meticoloso lavoro di raccolta dati, attraverso una tradizionale attività di indagine e senza il supporto di ausili tecnici: in particolare, sono stati effettuati approfonditi monitoraggi in diversi scali aeroportuali dell’Italia meridionale con analisi dei dati estrapolati dallo studio di numerosi voli e attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza.
Scacco matto: la perspicacia e la sapiente e prolungata attività investigativa ha portato militari a circoscrivere le ricerche sullo scalo partenopeo. Infatti, ieri sera il latitante è stato individuato e bloccato all’interno dell’aeroporto di Napoli, pochi istanti prima che si imbarcasse su un volo diretto in Spagna, nonostante avesse cercato di “mimetizzarsi” fra gli altri passeggeri in partenza. L’uomo aveva addosso un documento falso, ma per l’effetto sorpresa dell’intervento dei carabinieri non ha opposto resistenza e né ha tentato provato a negare la propria identità.
L’arresto sino al processo: al termine dell’operazione, G.P. è stato condotto in caserma e al termine delle formalità di rito per lui si sono aperte le porte del “Giuseppe Salvia” di Napoli-Poggioreale, sino al processo che ne decreterà la sentenza definitiva.