La società non si è presentata all’audizione proponendo un rinvio
“Quello che ArcelorMittal ha posto in essere oggi, nel momento in cui non ha fornito risposte sulle prospettive future per lo stabilimento di Taranto, è stato un comportamento irriguardoso nei confronti della città”.
Non le manda a dire Gianni Liviano. Il consigliere regionale tarantino, promotore della richiesta di audizione in IV commissione consiliare permanente dei vertici di ArcelorMittal Italia, è dispiaciuto della richiesta del direttore Risorse umane del gruppo franco-indiano, Arturo Ferrucci, di posticipare di due-tre settimane l’audizione. Richiesta motivata dal dott. Ferrucci con il fatto che è stato proprio l’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, a chiedere il rinvio in quanto essa stessa è interessata a essere presente ma anche perché le interlocuzioni ancora in essere con governo e sindacati non metterebbero l’azienda nelle condizioni di rispondere agli interrogativi mossi dal consigliere Liviano e dagli altri consiglieri componenti la IV commissione.
“Culturalmente e per formazione personale – sottolinea Liviano – crediamo nel dialogo, nel confronto e nel rispetto reciproco. E con tutto il rispetto possibile, quello di oggi mi è sembrato un comportamento poco corretto nei confronti della città di Taranto. Non fornire risposte sugli esuberi, così come previsti dal piano industriale, sulla querelle che il governo fosse a conoscenza sin dall’accordo di marzo di questa prospettiva, sul fatto che nel 2019 l’ad Morselli affermava che gli impianti erano desueti salvo poi dichiarare pochi giorni fa, nel corso della trasmissione televisiva Porta a Porta, che quello di Taranto è lo stabilimento più bello d’Europa, è equivalso, per quelle che sono le nostre sensazioni, a dire: ci interessa poco informarvi. Quello di oggi – conclude Liviano – lo ritenevamo un passaggio importante che, invece, si è concluso con un nulla di fatto. Lo ripeto ancora una volta: ArcelorMittal non può continuare a giocare con il territorio ionico e deve fare chiarezza sui suoi comportamenti e sulle sue decisioni. Resta, comunque, il disappunto per aver conosciuto solo questa mattina l’indisponibilità dell’azienda”.
Ai lavori della IV commissione era presente il presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, il quale ha letto un documento, chiedendo che venisse messo agli atti in maniera integrale, nel quale richiamava il documento “Un nuovo modello di sviluppo. Costruire il futuro dell’economia tarantina” approvato all’unanimità dal consiglio camerale e il lavoro prodotto dai componenti la task force insediatasi di recente in Camera di commercio.