Recenti articoli di stampa hanno stigmatizzato le procedure per l’approvvigionamento di generi alimentari per le mense della Forza Armata. La Marina Militare tiene a precisare che l’acquisto di derrate alimentari si basa su disposizioni regolamentate da Decreti Legislativi e Ministeriali ben noti agli operatori di settore, che privilegiano, come sancito dal D.M. 25.7.2011 del Ministero dell’Ambiente circa l’obbligo di adozione dei Criteri Minimi Ambientali, l’incremento degli standard qualitativi del servizio offerto a favore del personale, prevedendo ampio ricorso alla produzione biologica e a prodotti IGP, DOP e STG (Specialità Tradizionale Garantita) in percentuali minime ben definite1. Ne consegue che una compiuta comparazione tra gli Accordi Quadro e i precedenti strumenti negoziali adottati a livello locale non può essere effettuata esclusivamente sul prezzo di alcuni articoli, ma deve includere anche pertinenti valutazioni sulle caratteristiche merceologiche dei prodotti e sulle condizioni di esecuzione.
La procedura di affidamento per tutte le basi M.M. – conclusa in data 20.1.2020 senza alcun ricorso ai competenti Tribunali Amministrativi Regionali avverso l’aggiudicazione – è stata effettuata nella massima trasparenza e conformemente alle norme in vigore. In particolare, con riferimento all’inciso di cui all’articolo del 3.6.2020 circa una presunta “pubblicazione semi-nascosta del bando”, si precisa che i bandi di gara sono stati pubblicati sulle Gazzette Ufficiali dell’Unione Europea ed Italiana, sul sito ufficiale della Marina Militare e su 16 quotidiani nazionali e locali. Gli Accordi Quadro discendenti dai bandi di gara sono stati sottoposti, con esito positivo, al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti2.
Inoltre, l’istruttoria citata nel medesimo articolo è stata avviata dall’ANAC a seguito di un’istanza presentata da due Ditte non partecipanti alla procedura di affidamento e, in tale ambito, in linea con le disposizioni del Regolamento della citata Autorità sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici è stato richiesto alla Marina Militare di fornire elementi di riscontro a quanto rappresentato da tali operatori.
Per quanto alla “mozzarella pugliese”, essa fa parte di un elenco di generi aggiuntivi (ma obbligatori in determinate percentuali in ottemperanza ai citati Criteri Ambientali Minimi) il cui prezzo di riferimento va confrontato con prodotti merceologici delle analoghe categorie IGP, DOP e STG. In ogni caso, il listino integrato nel contratto offre molteplici alternative di generi analoghi dai costi decisamente inferiori e in linea con gli standard commerciali locali, rendendo possibile garantire con una scelta bilanciata il compiuto soddisfacimento delle esigenze delle mense di servizio.
Note
[1]La procedura in esame, condotta in ambito comunitario, ai sensi dell’art. 60 del D.lgs. n. 50/2016, suddivisa in trentacinque lotti, finalizzata in Accordi Quadro con un unico operatore economico per ciascun lotto, ai sensi dell’art. 54, comma 3 del citato D.lgs. 50/2016, recepisce le modalità di acquisizione e le tipologie dei generi alimentari prevedendo ampio ricorso alla produzione biologica e a prodotti IGP, DOP e STG. Nello specifico, per i settori merceologici citati nei sopra menzionati articoli, il para 6.3.1 dell’allegato 1 al citato D.M., prevede, sintetizzando:
- Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine devono provenire:
- per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica;
- per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata” (con riferimento alla norma UNI 11233:2009), da prodotti IGP, DOP e STG.
- Carne deve provenire:
- per almeno il 15% in peso sul totale, da produzione biologica;
- per almeno il 25% in peso sul totale, da prodotti IGP e DOP.
- Pesce deve provenire:
- per almeno il 20%, espresso in percentuale di peso sul totale, da acquacoltura biologica o da pesca sostenibile.
[2]La procedura di affidamento è stata effettuata conformemente alle prescrizioni del D.lgs. n. 50/2016 con pubblicazioni del relativo bando di gara su:
- Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea 2019/S 169-412460 in data 03.09.2019 e successiva rettifica 2019/S 172-419725 in data 06.09.2019;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 5^ Serie Speciale n. 106 in data 09.09.2019;
- sul sito informatico della Marina Militare, di Acquisti in rete PA, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’A.N.AC.;
- per estratto, su 16 quotidiani a carattere nazionale e locale (tra i quali “La Gazzetta del Mezzogiorno-Edizione Brindisi” e “La Gazzetta del Mezzogiorno-Edizione Taranto”).
La procedura di cui trattasi si è conclusa in data 20.1.2020 e non è stato avanzato ricorso ai competenti Tribunali Amministrativi Regionali avverso l’aggiudicazione
Fonte: Marina Militare
Foto di mcstudio79 da Pixabay