Neanche un istante da perdere: la neonata era affetta da una patologia cardiaca
Gioco di squadra: fondamentale la staffetta fra Polizia di Stato e Aereonautica Militare che hanno accompagnato l’ambulanza sino alla capitale
TARANTO – Marika (nome di fantasia), è incinta di 34 settimane. Nel suo grembo c’è Francesca (nome di fantasia), affetta da una complessa patologia cardiaca.
Un campanello d’allarme: Marika, cosciente della patologia che affliggeva la figlia, nel tardo pomeriggio di sabato, 20 gennaio, corre al Pronto Soccorso dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto, a causa di copiose perdite di sangue.
La scelta: considerata la delicata situazione, i sanitari decidono di predisporre l’immediato ricovero della donna nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, per poi procedere con un parto cesareo in urgenza.
Ogni istante era prezioso, anzi fondamentale per la sopravvivenza della piccola: i medici, coscienti della complessa patologia della quale soffriva piccola, sapevano che appena nata avrebbe avuto bisogno di immediate cure specialistiche adeguate che a Taranto non avrebbe potuto avere. Quindi, contestualmente al cesareo, la direzione sanitaria della Asl Taranto, allerta la Prefettura, affinché organizzasse l’immediato trasferimento della piccola all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Così, a cesareo terminato, è iniziata la corsa contro il tempo. Francesca, insieme al suo papà, è stata caricata a bordo di un’ambulanza medicalizzata dell’ospedale, assistita da un equipe della Neonatologia dello stesso “SS. Annunziata”.
È notte fonda, parte la staffetta: il mezzo parte da Taranto per raggiungere l’aeroporto di Brindisi, scortata dalle pattuglie della Polizia di Stato. Nel frattempo, dall’altra parte della penisola, da Pisa, sotto il coordinamento del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), decolla un C-130J della 46^ Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare, sempre per convergere a Brindisi.
Ore 2 circa. Sia l’ambulanza con a bordo Francesca che l’aereo militare sono a Brindisi. Imbarcata l’ambulanza sul C-130J si parte immediatamente per la capitale.
Ore 3 circa. L’aereo militare atterra a Ciampino. L’ambulanza sbarca per poi iniziare la corsa verso il “Bambino Gesù” di Roma, che ha accolto Francesca per poterle dare tutte le cure necessarie.