La legge consente di partorire mantenendo l’assoluto anonimato
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 Novembre 2000 n. 396:
Art. 30
(Dichiarazione di nascita)
- La dichiarazione di nascita è resa da uno dei genitori, da un procuratore speciale, ovvero dal
medico o dalla ostetrica o da altra persona che ha assistito al parto, rispettando l’eventuale volontà
della madre di non essere nominata.
Purtroppo c’è chi non conosce questa norma o non riesce in ogni caso a presentarsi in ospedale. Nessuna madre, qualunque siano le condizioni, può abbandonare un figlio. Purtroppo però accade. Dai dati statistici sembra che il fenomeno sia in diminuzione ma non è ancora azzerato.
Sul piccolo, fortunatamente salvato questa mattina a Taranto, registriamo una nota della direzione ASL:

La ASL Taranto comunica che in data odierna, alle ore 07:26, presso il Servizio di Pronto soccorso del Presidio Ospedaliero Centrale SS. Annunziata è giunto tramite il Servizio del 118 un neonato a termine di sesso maschile abbandonato e ritrovato in prossimità delle vie centrali della città di Taranto. Il piccolo è stato immediatamente trasferito in UTIN per le cure e l’adeguata assistenza; è in condizioni cliniche stabili, di peso adeguato all’età gestazionale e costantemente monitorato per i parametri vitali.
È importante ricordare che già dal 1997 la legge italiana tutela la diade madre figlio assicurando in ospedale il parto in anonimato e consentendo di garantire la massima riservatezza, garantendo interventi sanitari adeguati ed efficaci a tutela della salute degli stessi.
Il neonato, appena giunto al presidio ospedaliero, è stato prontamente preso in carico dal prof. Federico Schettini e dalla dr.ssa Lucrezia De Cosmo, direttrice dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale.
“Ringrazio tutti gli operatori sanitari intervenuti questa mattina per salvare il neonato – afferma Vito Gregorio Colacicco, direttore generale della ASL Taranto – Seguo personalmente e costantemente la situazione, consapevole che il piccolo è in ottime mani: i nostri medici e infermieri garantiranno al piccolo tutte le cure e l’affetto necessari.”
foto copertina da Pixabay
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