Dopo il bronzo della nuotatrice tarantina scambio di vedute tra i due consiglieri regionali a mezzo note stampa
Nota stampa del Consigliere regionale di Fratelli d’ Italia Renato Perrini che, a seguito del bronzo conquistato dalla nuotatrice tarantina Benedetta Pilato nei 50 rana ( campionati mondiali di nuoto 2023), sottolinea la mancanza di strutture adeguate :
“Benedetta Pilato ci lascia dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nei 50 rana ai Mondiali di Fukuoka. La campionessa tarantina ha deciso di trasferirsi a Torino, anche, o forse soprattutto, la piscina dove si allena è troppo stretta (25 metri), quella di 50 metri (olimpionica) non c’è, sarà realizzata in occasione dei Giochi del Mediterraneo 2026. Ma l’anno prossimo ci sono i Giochi di Parigi 2024 e il pensiero di doversi quotidianamente spostare a Bari per allenarsi l’ha ‘convinta’ ad andar via e lasciare anche l’allenatore storico Vito D’Onghia, che l’ha fatta diventare una campionessa visto che l’ha seguita da quando aveva 4 anni.
“Nell’augurare alla Pilato più importanti successi, non posso non esprimere una grande amarezza: non essere riusciti in questi anni a realizzare una piscina adeguata agli allenamenti professionali e aver dovuto aspettare un evento internazionale per darsi una mossa è un fallimento della politica regionale, visto che, sempre in questi anni, l’assessore allo Sport, Raffaele Piemontese, ha dato soldi per la realizzazione di altri impianti sportivi, numerosi finanziamenti a pioggia e, forse, neppur significativi… e intanto Taranto e la Puglia lascia andar via una campionessa come la Pilato!”
A stretto giro di posta la replica del consigliere regionale del PD Vincenzo Di Gregorio che stigmatizza quella che ritiene essere una strumentalizzazione:
“Utilizzare decisioni che attengono vita privata e scelte personali per scopi politici è operazione di pessimo gusto che va stigmatizzata perchè supera quel confine non scritto, ma che quanti siedono nei consessi pubblici democraticamente eletti, dovrebbero conoscere e tenere sempre presente.
Ancora una volta il centrodestra utilizza i successi sportivi e le decisioni di una grande campionessa come Benedetta Pilato, orgoglio tarantino, pugliese e italiano, per riproporre la stereotipata immagine di una città e di una regione che non sono riuscite a trattenere un suo talento. Chiariamo subito una cosa: anche se a Taranto e in Puglia ci fossero state 10, 100, 1000 piscine olimpioniche, con tutta probabilità, la Pilato sarebbe comunque andata a Torino (o in un’altra città) per proseguire gli studi universitari e per perfezionare la sua preparazione con un nuovo allenatore. Accade in tutti gli sport.
Il grandissimo Pietro Mennea, ad esempio, lasciò Barletta per andare ad allenarsi a Formia. Sono tappe di crescita, di maturazione. Distacchi dolorosi talvolta, ma quasi obbligati nella vita di un’atleta di grandissimo talento come la nostra Benedetta Pilato alla quale facciamo il nostro sincero in bocca al lupo e gli auguri di nuovi successi sportivi, professionali e personali. Invito, quindi, gli amici del centrodestra a lasciare in pace una ragazza di 18 anni, a non disturbare i suoi sogni, i suoi progetti di vita.
Se proprio vi scappa di parlare di sport sollecitate il Governo Meloni ad erogare le risorse per i Giochi del Mediterraneo del 2026, risorse necessarie per costruire lo stadio del nuoto a Taranto, per migliorare le infrastrutture sportive sul territorio e dare, quindi, ai nostri giovani la possibilità di diventare i campioni del futuro”.
Nota della redazione
Lo scontro politico è quasi naturale, soprattutto in relazione a ciò che si sta verificando in tema di Giochi del Mediterraneo 2026. Non entriamo nel merito e, come sempre, lasciamo ai lettori le valutazioni. E’ necessario però intervenire nel merito di una serie di questioni che attengono il territorio, ma, più in generale il Sud. Questioni che si trascinano dal 1861! Ovvero dall’Unità d’Italia. E quindi senza alcuna pretesa di individuare responsabilità di questa o quella parte politica. Non è un mistero che per affermarsi ai vertici di qualunque attività, artistica, sportiva, professionale, la strada pe run talento nato al Sud sia tracciata sin dalla nascita. Con poche eccezioni. Che la Pilato vada a Torino per studiare o perché entrerà in qualche importante gruppo sportivo non stupisce. Deve far riflettere però il fatto che non si abbiano università autonome e soprattutto di livello al Sud, come non ci sono grandi team a livello sportivo. Non è certo un caso che Taranto in un breve arco di tempo abbia perso quasi 30 mila abitanti, e non certo, o non solo, per crisi demografica. C’è una questione meridionale che sembra non sia risolvibile. E su questo, ci permettiamo sommessamente di suggerire, tutte le forze politiche dovrebbero fare fronte comune.
foto Pilato da repertorio
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