Editoriale di Giorgio Di Antonio*
Il 25 settembre andremo alle urne per eleggere 400 Deputati e 200 Senatori, novità Costituzionale di non rilevante rilievo, forse …
Tutto il resto dell’architrave Costituzionale rimane invariato, un parlamento bicamerale perfetto, così si usa dire, cosa abbia di perfetto non saprei …
Ma la legge elettorale si mette in aggiunta a complicare la vicenda. L’uso di latinizzare delle improvvide leggi non le abbellisce, Mattarellum, Porcellum, Rosatellum si sono poste nel tempo obiettivi diversi, la prima traghettare il paese fuori da tangentopoli cercando una stabilità e una chiarezza su chi dovesse governare, quindi un maggioritario ma con forte recupero proporzionale. Raggiunse lo scopo? Pare di no, ci furono in ogni legislatura dai 3 ai 4 governi.
Il Porcellum nacque per vincere anche quando si perdeva, era talmente cervellotico che il suo inventore lo definì in un sussulto di autocoscienza “una porcata”, ma durò fino a quando la Corte Costituzionale dichiarò che si era raggiunto il limite della decenza, ed ecco il Rosatellum, parto dell’On Rosato, persona abile e perfida che riuscì a trovare una maggioranza che approvò questa legge maggioritariamente proporzionale e minoritariamente maggioritaria. La unica preoccupazione fu che chiunque vincesse le elezioni non le vincesse poi troppo in modo che potessero valere i “giochi” parlamentari. E qui il genio nazionale si è espresso ai massimi livelli in questa ultima legislatura! Dunque voteremo con questa legge elettorale e con numeri stabiliti dalle modifiche costituzionali confermate da un referendum!
Tutto chiaro? Vediamo meglio, 147 collegi uninominali alla Camera, 74 collegi uninominali al Senato, con il proporzionale si assegneranno 245 seggi alla Camera e 122 al Senato. Ma le complicazioni non finiscono qui i collegi del Senato rimangono su base Regionale, quelli per la Camera sono su base nazionale ma con sbarramento del 3%. Ma ci sono ancora da assegnare 8 seggi alla Camera e 4 al Senato per eletti dagli Italiani residenti all’estero, e qui la base è solo proporzionale. Nell’ombra i burocrati del Viminale hanno aggiunto la loro cicuta, il ridisegno dei collegi, necessario perché si eleggono meno rappresentanti, ma eseguito con il bilancino prestato dai trafficanti di stupefacenti! Tutte le basi dei sondaggi definite sui vecchi collegi sono da buttare.
Con queste premesse ci sarà uno schieramento che otterrà il 51% dei rappresentanti eletti?
Sono portato a credere che non potrà accadere, perché accadesse uno schieramento dovrebbe avere ai sondaggi un 62/63% di percentuale.
Cosa accadrà? Tutti proclameranno la loro vittoria, nessuno riuscirà ad imporre un candidato Premier non avendo la maggioranza, Mattarella perderà la pazienza e richiamerà Draghi, che nel frattempo non se ne era mai andato, così vanno le cose nel paese dove tutte “ e parole so doce o so amare so sempre parole d’amore …”
*Giorgio Di Antonio classe 52, Romano, già Dirigente Aziendale ora Consulente per Piani strategici e finanziamenti per aziende in riposizionamento. Appassionato di politica, storia, aviazione