Riceviamo e Pubblichiamo
Firmato il protocollo d’intesa tra l’istituto superiore di studi musicali “Paisiello” e il Comune di Taranto.
Un atto storico, che sancisce un rapporto che in 90 anni di vita dell’istituzione musicale non aveva mai trovato una forma così stabile, capace di attivare la realizzazione di progetti di grande levatura culturale. Una firma che arriva a un passo dalla definizione della statizzazione dell’istituto, un altro traguardo importante.
«Per noi il “Paisiello” è comunque un’eccellenza – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci –, al netto del percorso di statizzazione. Oggi abbiamo firmato un accordo che mancava, un’anomalia, la città vuole avere un percorso codificato, di sostegno con questa istituzione, ma in ogni caso loro sono già i nostri ragazzi e siamo orgogliosi di quello che stanno progettando».
Il protocollo d’intesa consentirà di rafforzare la condivisione delle progettualità in corso e da predisporre, con un occhio particolare al percorso identitario cui l’amministrazione sta lavorando, anche con la valorizzazione della figura di Paisiello.
«Tra Comune e “Paisiello” c’è sempre stato un rapporto – le parole del direttore dell’istituto Gabriele Maggi –, ma oggi poniamo una firma ufficiale e storica. Mai come in quest’ultimo periodo c’è stato un rapporto simbiotico con l’amministrazione ed è importante consolidarlo a un passo dalla statizzazione che ci metterà ulteriormente al sicuro».
La collaborazione tra Comune e “Paisiello”, come detto, è già una realtà rintracciabile nella disponibilità dell’amministrazione a fornire spazi all’istituto per le attività didattiche. «In questi giorni gli studenti dell’istituto stanno facendo gli esami nel Palazzo Pantaleo – ha spiegato l’assessore alla Cultura Fabiano Marti –, lo abbiamo messo a loro disposizione come già lo scorso anno. Ma il rapporto è proficuo anche perché molti di loro hanno già suonato per la città e con la città, nelle iniziative organizzate dall’amministrazione Melucci. Un rapporto forte che oggi trova una forma definita».
Fonte: Palazzo di Città