Poeti, sacerdoti e teatranti
Da secoli sacerdoti, poeti e attori incarnano metaforicamente desideri inespressi, censure e il non permesso attualizzato, come forma catartica di metafora risolutiva del se, superando ciò che si può o non si può normativamente fare.
Atto poetico
La Psicomagia è l’atto poetico definitivo inscenato da Aleandro Jodorowsky, come arte e non canonica terapia della guarigione del se. L’artista manifesta un percorso metaforico per la realizzazione del desiderio inespresso, che si sostituisce all’attuazione del reale, ingannando da “sacro imbroglione” la natura inconscia della persona, che sentendosi soddisfatta non preme più sulla quotidianità condizionandone lo svolgimento.
Alejandro Jodorosky ?
“Quello che do, lo do a me stesso. Ciò che non do, lo tolgo da me stesso. Nulla per me che non è per gli altri.” Alejandro vede la luce a Tocopilla in Cile nel 1929 nel bacino di una famiglia d’immigrati russi con radici ebraiche. Attraverso l’arte e la poesia inizia a percepire che ci sono verità la cui comprensione va oltre ciò che viene insegnato nelle scuole. È autodidatta, scrittore di commedie, drammaturgo, fumettista, artista e regista. Ha vissuto molti anni in Messico, dove ha frequentato sciamani e curanderi, diventandone assistente con costante ed estremo scetticismo. Per molti anni ha studiato il linguaggio simbolico del Tarot ed ha strutturato la Metagenealogia come arte di scoperta dell’albero genealogico interno. E’ stato lungamente in psicoanalisi con Eric Fromm. Allievo di Marcel Marceu ha sperimentato, nel limite dei tempi, il teatro panico per poi sfociare nello psico teatro continuato da molti suoi “praticanti” incluso suo figlio Cristobal. Lo scorso 17 febbraio ha compiuto 91 anni ed è ancora attivo nei suoi progetti non trascurando un twitter al giorno.
Necessità del Tarot
La Psicomagia nasce come necessità del Tarot, dove “l’imbroglione sacro” nei bistrò di Parigi leggeva il presente ai suoi consultanti, come rappresentazione teatrale di una atto che sciogliesse i nodi del conscio legato dall’inconscio. Diversamente dai metodi “scientifici” dove l’onirico viene trasformato nel linguaggio analitico ordinario, Jodorowsky usa il linguaggio dei sogni in modo metaforico, ricalcando la magia come rituale psichico e non esoterico, sulle orme di Jung e di Berne, per far arrivare nelle profondità dell’essere un messaggio dalla “realtà analitica” senza mediazioni, così come ha sempre fatto il teatro o l’atto religioso consumato sull’altare.
L’atto
In psicomagia al consultante vengono offerte azioni concrete, per eseguire un atto simbolico che ripristini il piacere di vivere entro il “proprio destino“, accettando ciò che è cambiando ciò che non è. Questo avviene grazie alla caratteristica profonda del nostro essere per cui gli atti simbolici risultano reali quanto ciò che cognitivamente sperimentiamo nel quotidiano. Gli atti che che vengono raccomandati sono solitamente molto scomodi e imprevedibili, scuotono l’animo e lo sciolgono come solo la poesia può fare. Un atto di Psicomagia è una sceneggiatura teatrale e metaforica ben precisa, richiede una profonda conoscenza ed esperienza, e spesso persegue più finalità. Soddisfare un desiderio, un bisogno, un ordine o un divieto profondi apparentemente irrealizzabili per liberarsene ed andare oltre. Fare propria un’informazione cui senza non si cresce. Disattivare una sorta d’impianto programmatico, acquisito tramite una metafora infantile integrata nel passato come se fosse una realtà cognitivamente costruita.
Nella pratica
La Psicomagia utilizza danza, poesia, pittura, musica, scultura, gastronomia, aromaterapia, tarocchi, ecc. In definitiva si tesse una “trappola sacra” a se stessi e alle nostre problematiche inconsce. Affinché questo “falso” miracolo possa essere attuato, è necessario che l’inconscio del consultante ci creda. Poiché la mente razionale vive all’interno di una logica corazza, lo Psicomagia per pura prestidigitazione, e non per magia, gli mostra un falso miracolo. Il consultante profondo stupito ci crede. Quindi può aprire la porta al mondo magico, dove si è ciò che si è, non ciò che la famiglia, la società e la cultura vogliono che si sia.
Dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
Immagini pixabay.com e wikipedia
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.