Le sentenze non si commentano; il problema è sempre politico
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Roma. Il processo per gli assassini di Giulio Regeni non può proseguire se prima non si rintracciano i presunti colpevoli a cui consegnare le necessarie notifiche.
Stesso giorno sentenza di assoluzione per la famiglia Mottola; insufficienza di prove per il delitto Molliconi.
In entrambi i casi grande disappunto delle famiglie delle vittime. Comprensibile.
Stessa cosa è successo qualche giorno fa anche a Taranto pe runa sentenza che non ha riconosciuto il nesso di causalità tra inquinamento ambientale da parte della grande industria e la morte di un bambino.
Il problema non sono i Giudici ( al netto di qualche caso che riguarda la categoria come ogni categoria del fare umano ); I giudici applicano le norme che provengono dal Parlamento.
Se le procedure fossero davvero snellite, se si aumentassero gli organici, se si semplificassero le troppe norme, i tempi sarebbero ridotti e non ci vorrebbero oltre venti anni per arrivare ad una sentenza.
C’è poi un principio di civiltà: meglio un colpevole in libertà o un innocente in carcere?; certo è sempre meglio un colpevole in carcere, ma nel dubbio……..
Nel caso Regeni è di tutta evidenza la questione politica che riguarda i nostri rapporti con l’ Egitto. Evidentemente non siamo nelle condizioni di alzare la voce. Almeno lo si dica chiaramente!