Il pediatra Oronzo Forleo racconta nel suo primo libro quarant’anni di terapia intensiva neonatale tra emozioni, speranze e dolori…
Per quarant’anni le emozioni dell’uomo si sono intrecciate con il mestiere di medico. Per quarant’anni i piccoli lo hanno visto come un eroe e i loro genitori hanno cercato da lui risposte e speranze. Quarant’anni di occhi grandi e innocenti, pieni di amore, di richieste e di paure. Quarant’anni rinchiusi in un libro che di medicina ha solo la base dei racconti e che si presenta come un concentrato di emozioni.
“La verità nei loro occhi” è il primo libro del dott. Oronzo Forleo, già primario del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto. Ventitre racconti in cui si snocciolano una serie di casi clinici entrando nel vissuto di famiglie modello o disfunzionali, socialmente marginali o provate da drammi: dal neonato nato dalla madre tossicodipendente, alla famiglia indigente costretta a raggiungere il nord Italia per far curare i propri figli con difficoltà, alle giovani dai facili costumi con “il problema” di una gravidanza indesiderata, fino ai casi in cui la morte ha purtroppo preso il sopravvento. Di volta in volta il pediatra si trasforma in padre, in amico, in eroe e anche in capro espiatorio se necessario…
“La vita di un medico – ci racconta Oronzo Forleo – è fatta di un lavoro particolare che non è solo tecnica, ma molto di più. In terapia intensiva soprattutto. Richiede cura, comunicazione e attenzione. Ci sono delle emozioni e delle sensazioni che restano indelebili in un medico. E nel tempo ho raccolto ciò che ho provato in tutti questi anni: alcune storie mi sono rimaste dentro e le ho scritte in un diario, da cui oggi è venuto fuori questo libro. Il medico ha una visione privilegiata, perché vede il mondo così com’è fatto: di gente, dolori e speranza”.
Nel libro si parla anche della morte, un argomento sempre difficile da trattare, ancor di più se si tratta di bambini.
“La morte – continua il pediatra – è filosoficamente inaccettabile per un bambino. Quando però purtroppo è inevitabile, un medico non può scansare la situazione o l’argomento, ma deve accompagnare i genitori con empatia a questo tragico evento. Non può restarne fuori, ma ne viene coinvolto e con estrema delicatezza, amorevolezza, premura, coraggio e emozione conduce i genitori e il piccolo verso questo viaggio estremo. La morte è sempre un fallimento, ma il medico deve continuare a seguire e guidare il bambino e i genitori con forza e coraggio”.
Un libro coinvolgente che ti prende per mano e ti conduce sulla strada delle emozioni di un uomo che ha dato e dona tanto ai suoi piccoli, ma che dichiara di aver ricevuto moltissimo da ognuno di loro.
“Ogni giornata trascorsa in terapia intensiva, tra i miei bambini, vive con me con il monito di vigilare perché possa fare del mio meglio ogni giorno, ogni anno e speriamo sempre. Se tornassi indietro rifarei esattamente tutto di nuovo”.
Il libro, edito da Altri media i narratori, è in vendita in tutte le libreria di Taranto con la prefazione dell’ambasciatrice Telethon, Rocío Muñoz Morales. E per scelta dell’autore, il ricavato del libro andrà in beneficenza a Telethon.
Sara Trovato
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