Barca a vela, orienteering, equitazione e tanto altro. L’esperienza di 21 alunni della “Sciascia” di Talsano al circolo velico lucano
L’importanza della pratica sportiva è fondamentale. Può sembrare banale, vero? Ma è una certezza che ancora oggi sottovalutano in molti. Una certezza che proviene già dal I secolo d.C., affermata nelle “Satire” di Decimo Giunio Giovenale, da dove è stata estrapolata la celebre locuzione latina “mens sana in corpore sano”. Insomma, proprio quella locuzione che indica lo sport come veicolo per arricchire lo spirito imparando a capire e misurare sé stessi, per crescere e per stare con gli altri in piena armonia.
Principio questo, verso il quale, oggi, gli istituti scolastici stanno dedicando tantissima attenzione, attraverso una sempre più vasta offerta formativa delle attività sportive stesse.
A questo proposito, ci è capitato di curiosare e di voler approfondire su quello che accade nelle scuole moderne e di come fanno sport i ragazzi di oggi. In questo giro di valzer, abbiamo anche capito che esiste un modello formativo per le discipline sportive che sa uscire dal labirinto degli edifici scolastici.
Così abbiamo deciso di raccontarvi l’esperienza dell’istituto “Leonardo Sciascia” di Talsano (TA), il quale ha partecipato e vinto un pon ministeriale denominato “Monitor 440”, che ha dato vita a un camposcuola di 5 giorni presso il circolo velico di Policoro. Il progetto, coordinato dai referenti delle attività sportive della “Sciascia”, gli insegnanti Tiziana Brisci e Massimo Morleo, ha così dato la possibilità a una ventina di alunni (scelti tramite sorteggio), di parteciparvi.
I piccoli selezionati hanno potuto vivere una nuova esperienza, praticando lo sport che interseca con tutti gli aspetti umani che si possono imparare solo grazie alla convivenza con altri compagni. Ma sempre nel rispetto delle regole e all’aria aperta, in una meravigliosa cornice di mare e boschi.
I 20 alunni hanno così potuto misurarsi nelle attività di tiro con l’arco, di mountain bike, di equitazione, di barca a vela, solo per citarne qualcuna. Tutto in uno spirito di collaborazione e amicizia fra di loro, volto alla crescita personale di ogni singolo individuo.
Noi, in redazione, chi più chi meno, siamo tutti grandicelli e abbiamo lasciato alle spalle l’età scolare da già un bel pezzo. E certamente abbiamo un ricordo di una scuola arcaica, che sapeva solo circoscrivere la didattica all’interno di quattro mura. Allora, per capire meglio di cosa stiamo parlando, abbiamo incontrato il dirigente scolastico dell’istituto “Sciascia”, Giovanna Santoro…
“L’istituto comprensivo “Sciascia” ha un’offerta formativa veramente vasta e variegata, nell’ambito della quale grande spazio trovano le attività in campo motorio e sportivo. In questo settore, infatti, già da anni (in particolare negli ultimi), la scuola ha dato all’intero territorio (in particolare agli alunni), la possibilità di praticare numerose discipline sportive, passando dal basket alla pallavolo, dal calcio alla scherma, dalla piscina in acqua ai giochi sportivi studenteschi. Lo scorso anno scolastico, inoltre, abbiamo aggiunto una chicca, ovvero lo sci. Un’esperienza, quest’ultima, bellissima e davvero qualificante per gli alunni e per l’intera scuola. Tutto questo nella convinzione che la pratica motoria e sportiva possa veramente far crescere in maniera armonica e integrale i ragazzi, nella mente e anche nel corpo, proprio come dicevano gli antichi latini, ‘mens sana in corpore sano’. Sotto quest’ottica, quindi, e proprio in virtù del ruolo propulsivo della scuola ‘Sciascia’ sul territorio, la referente della scuola primaria, Tiziana Brisci, e il referente per la scuola secondaria di primo grado, Massimo Morleo, si sono fatti promotori di un progetto che si inserisce nell’ambito del dm 851/2017, che ha previsto l’utilizzo della piattaforma ministeriale ‘Monitor 440’. Un progetto per la promozione della pratica sportiva, dal titolo camposcuola. Infatti è un progetto che ha permesso quest’anno a una ventina di alunni di scuola primaria (di quinta elementare), di poter avere gratuitamente la possibilità di partecipare a un camposcuola presso il circolo velico di Policoro, per 5 giorni e 4 notti. Un’esperienza davvero molto qualificante, perché si è trattato di una serie di azioni finalizzate al potenziamento dell’autostima, alle competenze di cittadinanza e al senso civico. E quello ministeriale è proprio un avviso che vuole promuovere i percorsi educativi interdisciplinari, inclusa l’educazione motoria, fisica e sportiva volta a contrastare il razzismo, l’intolleranza e il bullismo.Le attività didattiche si sono svolte a Policoro e hanno consentito agli alunni di poter svolgere una serie di attività. Dalla vela in primis, all’orienteering, al tiro con l’arco, all’equitazione, al ping pong, alla canoa. Praticamente gli alunni sono stati felicemente sottoposti a una serie di iniziative e di attività veramente arricchenti, cha hanno dato loro la possibilità di esprimersi e di affermare una parte della propria personalità e di poter crescere in relazione agli altri, migliorandosi.
E devo affermare che è stata un’esperienza davvero esaltante, alla quale ho partecipato in prima persona e ho potuto constatare la qualità degli interventi didattici, di tipo ovviamente laboratoriale. Una didattica attiva, quindi, dove l’alunno è protagonista e ‘soggetto attivo’, assumendo un ruolo centrale, lasciando invece alle spalle quel tipo di didattica trasmissiva, frontale. E’ stata davvero un’iniziativa degna di nota. E tutti gli alunni sono stati davvero felicissimi. Peraltro, la scuola ha registrato ampi consensi e attestazioni di stima da parte delle famiglie. Un’esperienza da ripetere e che potrebbe portare per il futuro a una progettualità comune, di rete con circolo velico lucano.
Una scuola, concluderei, che esce dalle mura, che esce dagli schemi del passato e che si fa parte propulsiva sul territorio, ma con il territorio stesso, e che permette agli alunni di essere i protagonisti del proprio processo di insegnamento/apprendimento.
Un’iniziativa splendida, altamente qualificante, che aggiunge un’ulteriore perla a quella che è già l’ampia offerta formativa della nostra scuola”.
Insomma, se è vero che “per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore” (affermava il fondatore dei moderni giochi olimpici, Pierre de Coubertin), allora alla “Sciascia” di Talsano tutto questo è possibile…
Cosimo Lucaselli
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