Manca completamente la visione sistemica necessaria a risolvere il problema”.
riceviamo e pubblichiamo:
Condivido pienamente le parole del Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, sulla questione Ilva: “senza il coinvolgimento della città non arriveremo mai a soluzione”. Notiamo, ad esempio, che assurdamente continua ad essere escluso il mondo economico e imprenditoriale, che non è parte residuale nel momento in cui si decide del futuro dell’economia del territorio. La Camera di commercio, insieme agli altri Enti locali, si è più volte espressa su questo, indirizzando all’attenzione del Governo e del Ministro Patuanelli – ma senza ottenere alcuna risposta – numerosi documenti congiunti proprio per rivendicare il diritto, direi naturale e scontato, di partecipare al dialogo, conoscere i termini della trattativa e portare il proprio indispensabile contributo.
Ma c’è qualcosa di ancora più allarmante in questa annosa e lacerante vicenda. Mentre a Taranto si è attivata una meritevole cabina di regia che, sotto l’egida governativa, prova a portare a definizione il gravissimo problema dei crediti scaduti dell’indotto siderurgico e non saldati da parte di ArcelorMittal; a Milano i Commissari di Ilva in A.S. e l’affittuario discutono in camera arbitrale – per quanto sappiamo, con esito negativo; a Roma il Ministro dello Sviluppo economico incontra i Sindacati; i quali poi incontrano l’Azienda che nel frattempo è sottoposta a due diligence da parte di Invitalia per valutare l’ingresso del capitale pubblico; capitale determinato in prima battuta nel decreto agosto ma che, per quel che riportano gli Organi di informazione, sarebbe soggetto ad emendamento per ridurne l’ammontare. Intanto, i grossi player energetici nazionali sarebbero pronti per intervenire su Taranto, certamente stimolati dal Governo e dall’Azienda.
Non credo di sbagliare se affermo che la frammentazione ha ormai raggiunto un livello paradossale, e la questione Ilva è dispersa in mille rivoli, mille tasselli di un mosaico che, quando e se dovesse comporsi, potrebbe non rispondere ai legittimi interessi degli stakeholder locali né corrispondere alla soluzione migliore e definitiva.
Certamente l’impressione, in questo momento, è che l’appuntamento di novembre si avvicina ma la necessaria visione sistemica su Ilva, che integri gli aspetti ambientali, energetici, industriali e occupazionali, ancora non esista, e che si vada avanti per tentativi, tenendo separati problemi e portatori d’interesse in modo da guadagnare tempo e decidere, ancora una volta, senza la preventiva partecipazione dei rappresentanti del territorio.
Taranto, 24 settembre 2020