Musillo: “solo una vera rivoluzione ci può liberare da Emiliano”
“Serve una rivoluzione, non è sufficiente cambiare le persone, noi vogliamo cambiare il modo di amministrare la città; per questo con lo stesso spirito con cui Berlusconi ha detto “diamo vita ad un governo di unità nazionale per salvare il Paese”, così qui a Taranto abbiamo deciso di scommettere su Musillo, perché può essere l’uomo in grado di cambiare il modo di amministrare la città.“
Così Antonio Tajani vicepresidente del Partito Popolare Europeo, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia, riprendendo quanto dichiarato poco prima dal candidato sindaco Musillo, ha spiegato ai tanti sostenitori del partito azzurro presenti sulla terrazza del Nautilus, sul lungomare di Taranto, la scelta di sostenere la candidatura di Musillo. Una scelta ponderata, fondata anche sulle indicazioni dei dirigenti locali. Presenti il coordinatore regionale on.le Mauro D’ Attis, il commissario provinciale Vito De Palma, l’On.Le Vincenza Labriola, il segretario cittadino Massimiliano Di Cuia, Umberto Ingrosso, Gaetano Leucci, i candidati al consiglio comunale.
La rivoluzione che anche D’ Attis e De Palma hanno in qualche modo ribadito nei loro interventi, consiste essenzialmente nel riacquistare quella autonomia che un’amministrazione (quella Melucci) ha del tutto perso abdicando ogni potere nelle mani del governatore pugliese. Taranto per Tajani rappresenta un caso nazionale per cui deve essere autonoma sul piano dell’amministrazione ma essere sostenuta politicamente a livello centrale. “Tante cose devono essere fatte per Taranto, uno dei più grandi porti del Paese, sede di una delle più grandi realtà siderurgiche europee. È un grande caso nazionale che merita di avere un rapporto forte con Roma e con Brruxelles, perché la crescita di questo territorio rappresenta la crescita di una parte importante del meridione”. Sulla questione Ilva Tajani è stato chiaro: “Siamo impegnati per un’industria che non inquini ma questo non significa che rinunciamo alla politica industriale. C’è una decrescita dell’occupazione, come possiamo risolvere se non tuteliamo le imprese?”
Di rilevanza del rapporto del territorio con le istituzioni centrali, governo e unione europea, aveva parlato in precedenza il candidato sindaco Walter Musillo, sottolineando l’importanza della presenza nella Grande Alleanza per Taranto dei grandi partiti nazionali al fianco del civismo. Filo conduttore dell’intervento di Musillo la priorità di liberare Taranto da Bari, dal governatore Emiliano, dal suo voler appropriarsi della gestione della città. E cita ad esempio la presenza nella prima giunta Melucci di tre assessori chiaramente indicati da Emiliano, o l’affidamento a Sannicandro dei Giochi del Medireraneo e della Zes ad un altro esponente tarantino (la dott.ssa Gallucci). “Non ce la facciamo più siamo stanchi, devono andarsene a casa loro”.
Un intervento, quello del candidato sindaco della Grande Alleanza, molto passionale, più volte oggetto di lunghi applausi da parte della platea. Con uno sfogo nei confronti di parte della stampa locale che, a detta di Musillo, dovrebbe essere più equilibrata nel rispetto non del singolo candidato sindaco ma dei cittadini, elettori-lettori.
In serata negli studi dell’emittente web JO-TV il primo confronto tra i candidati sindaci. Presenti Musillo, Abbate e Battista, assente invece Melucci sostituito da una sagoma. Un primo scambio di battute che, alcune intemperanze a parte, è stato sicuramente utile per cominciare a parlare di contenuti, di idee, di programmi.
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