Una norma per rendere universale il reato
L’utero in affitto, una pratica proibita in Italia, come prevede l’art. 12 della legge 40/2004 ( 6. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. ) è oggetto di una proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia, primo firmatario il vice sindaco di Palermo l’on.le Carolina Varchi, sottoscritta anche dall’on.le Dario Iaia.
La proposta modifica l’art.12 che viene così riformulato:
Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero.
Si discute sulla possibilità di punire chi si affidi alla pratica della maternità surrogata in paesi in cui tale pratica sia consentita. La risposta viene dal codice penale: l’articolo 7, stabilisce espressamente la punibilità per taluni reati anche se commessi all’estero, prevedendo una riserva di legge in materia, in forza della quale la presente proposta di legge interviene proprio sulla legge n. 40 del 2004, introducendo la punibilità del reato anche quando lo stesso sia stato commesso in un Paese straniero.
Sul tema si è sviluppato un dibattito pubblico, che ha visto un’ampia partecipazione di cittadini, organizzato dal circolo “Impavidi” di Fratelli d’Italia, moderato dalla Porf.ssa Caterina Madaro, con gli interventi del Presidente del Circolo Avv. Matilde Percolla, del consigliere regionale Renato Perrini e dell’On.le Dario Iaia firmatario della proposta di legge.
La norma vuole chiudere definitivamente le porte a questa forma di maternità che, secondo Fratelli d’Italia, è “abominevole”, non rispetta le donne ma neppure i bambini. Una pratica riservata ad una élite di coppie benestanti ( si stima che mediamente i costi superano i 50 mila euro) che sfrutta lo stato di bisogna di donne in difficoltà.
In questi giorni sul sito del partito è possibile firmare una petizione popolare a supporto della proposta di legge (https://www.fratelli-italia.it/maternitasurrogatareatouniversale/ ) . Sabato 27 sarà allestito anche un gazebo in piazza della Vittoria a partire dalle ore 9:30
Nell’occasione abbiamo chiesto al consigliere regionale Perrini una battuta sullo sblocco dei fondi per completare l’ospedale San Cataldo.
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