Alcune ipotesi come il “fenomeno ADE”
Importante in ogni caso vaccinarsi, unica possibilità di soluzione (conosciuta) al momento.
C’è preoccupazione, e non poca, dopo gli eventi nefasti successivi alla vaccinazione con il lotto ABV2856 di Astrazeneca.
Al momento tutti rassicurano ma non si hanno notizie certe sul possibile (ma si dice improbabile) nesso di causalità. Occorrerà attendere che si completino le verifiche, ma fioccano numerose le disdette delle prenotazioni.
Sviluppando un discorso di natura statistica i numeri dicono che l’incidenza di eventi gravi, fino alla morte, è assolutamente irrilevante. Ma la vita umana non è riconducibile ad un dato statistico!
E’ certo che di quel lotto siano state inoculate migliaia di dosi : il fatto che si siano registrati pochi casi dice chiaramente che vi sia stata una risposta individuale. Del resto anche gli effetti collaterali meno gravi si differenziano tra soggetto e soggetto. C’è chi ha febbre alta e chi invece no, chi brividi, chi dolori alle ossa.
Si tratta allora di capire in che modo il vaccino, in generale tutti i vaccini, possano, in alcuni soggetti, scatenare reazioni gravi, come è accaduto.
Si parla di trombosi in un caso, infarto o encefalite in un altro. Ci sono ipotesi a riguardo.
L’argomento è molto delicato e ci attendiamo che al più presto giungano notizie ufficiali per evitare che parta il dibattito tra tesi contrapposte.
Registriamo un parere del dott. Fabrizio Salvucci, medico cardiologo, (https://www.fabriziosalvuccicardiologo.it/) che segnala il cosiddetto “effetto ADE – Antibody-dependent Enhancement.
Vedi QUI e QUI
Si tratta di un’ipotesi interessante, che non mancherà ovviamente di sollevare le immancabili polemiche, ma occorre che si esprimano gli enti preposti e speriamo lo facciano al più presto. In questi giorni gira su whatsapp un messaggio che riporta la tesi del dott. Salvucci anche se sono state mosse perplessità sulla corrispondenza del contenuto con il pensiero del medico. Per questo riportiamo il link al suo sito.
Intanto, fermandoci alla statistica, non possiamo che sostenere l’appello a vaccinarsi.