Capita sempre più spesso che delle coppie varchino la porta dello studio di uno psicologo, di un consulente familiare, cercando di risolvere il “problema”, quello che non gli fa più essere coppia. L’aspettativa è di crescere, migliorare le loro abilità, cambiare lo stile di comunicazione, apportare piccoli o grandi cambiamenti ai comportamenti quotidiani; dal saluto mattutino allo “scendere” la spazzatura, o all’accorgersi dell’anniversario sfuggito. In realtà, oltre ad affinare queste abilità, ciò che ci si trova a fronteggiare è qualcosa di più profondo, il cuore stesso della relazione, quelle forze invisibili ma sentite che hanno portato insieme i due individui e che ora sembrano separarli o semplicemente pare abbiano smesso di agire.
Non c’è scuola per l’amore
Ma come impariamo ad essere in una relazione d’amore e di coppia ? In realtà l’amore tra partner richiede la rinuncia al nostro primo e più intimo amore, il nostro amore da bambini per i nostri genitori. L’amore, quello vero, per un uomo è possibile quando si estingue l’attaccamento cieco di bimbo, amorevole ma spesso colmo di risentimento, verso sua madre, solo così può darsi completamente alla sua compagna; Anche l’attaccamento o repulsione di una bimba per suo padre deve essere risolto prima che possa abbracciare pienamente e consapevolmente il suo partner ed essere una donna.
Sacrificare l’amore cieco
Una relazione d’amore funzionante richiede il sacrificio e la trasformazione del nostro primo legame con i nostri genitori, generalmente l’uomo con sua madre e la donna con suo padre. Quando non si sono risolte le relazioni di amore cieco con i nostri genitori, difficilmente possiederemo una buona capacità di avere o mantenere le nostre relazioni come adulti e sarà veramente arduo ricoprire il ruolo di uomo, marito, padre o donna, moglie, madre, mentre si rimane solo e completamente figli.
Felicità
La nostra relazione è felice? Le nostre relazioni non esistono o sono tese ?
Sono domande che con gli anni si evita di porsi, spesso non si vuole vedere ciò che è, si creano e si cristallizzano così delle dinamiche nascoste nelle relazioni. Porsi questa domande è fondamentale, se la risposta c’intristisce ci priva della forza di pensare al futuro conviene allora verificare se abbiamo ancora problemi irrisolti con i nostri genitori, se siamo passati dall’amore cieco di un bimbo disposto a tutto per loro, anche ad urlare frasi di odio, all’amore maturo, quello che sa dare e prendere in equilibrio, in pieno senso di appartenenza senza paura di essere esclusi e non amati, quel sentire che unisce al di là dei sensi di colpa.

La famiglia e gli antenati
Quando le persone agiscono sulle loro relazioni ancestrali, iniziano a vedere come le forze prima invisibili, quali le scelte e i destini dei familiari delle generazioni passate influenzino le connessioni con gli attuali partner in un gioco di lealtà trans generazionali. Così ci si rende spesso conto di recitare un ruolo ereditato dai modelli familiari, per giungere alla possibilità di accettarlo o rifiutarlo per vivere una vita propria ed essere sinceri verso se stessi, come unica e concreta via per essere pienamente in una relazione d’amore con il partner e per poter assumere il ruolo di vero genitore dei propri figli.
Ordine nell’amore
Nelle relazioni d’amore esiste un ordine di priorità. Innanzitutto c’è l’amore tra pari, per un uomo o una donna, questo è la base per una famiglia, il risultato del loro amore sono i loro figli o la capacità generativa di progetti nel mondo. I bambini sono i frutti dell’amore dei genitori, quindi arrivano al secondo posto per priorità. La relazione di coppia ha la priorità sulla genitorialità. Nelle coppie dove quest’ordine viene invertito, cosa sempre più frequente dagli anni 70 in poi, i primi a soffrirne sono proprio i figli che vengono solo apparentemente messi al primo posto.

Genitorialità
Un uomo e una donna traggono forza per la genitorialità dall’amore con il partner, quando l’amore per il partner viene messo in secondo piano, in realtà non si pone in primo piano l’amore per i figli ma con estrema probabilità quello verso se stessi o addirittura verso i propri genitori da cui inconsciamente si avverte di non aver preso abbastanza. Si tenta così di compensare questa mancanza riversandola verso i propri figli escludendo il partner. Questo ordine dell’amore mancato ha spesso disastrose conseguenze per l’intera famiglia e in modo particolare verso i figli, che spesso manifesteranno problemi di socializzazione scolastica o rabbia verso i genitori che non gli forniscono un approdo sicuro e un buon modello di riferimento.
Figli
I bambini sono felici quando l’amore dei genitori per loro proviene da quello che è o è stato l’amore tra i genitori come coppia. Se la coppia esiste allora deve comportarsi e sentirsi come tale, se non esiste più deve riconoscere ciò che è stato. Questo rende intimamente più saldi e sicuri i figli, che non si sentiranno in debito, se non per aver ricevuto la vita, verso il genitore che è per loro stato escluso dal rapporto di coppia. Da piccoli i figli sono spesso pronti a sacrificare la propria esistenza per i genitori nella pia illusione di poterli salvare; da grandi se sono stati messi al primo posto si condannano a volte a una vita di fallimenti, di solitudine o di malattia nel vano tentativo di sacrificarsi per salvare il rapporto dei genitori.

Amore a prima vista
L’amore quello che travolge, quello per cui si scalerebbero le montagne, quello delle perenni farfalle nello stomaco, è l’amore che è innamoramento, passione, confusione, è l’amore che però va trasformato in quello che è un vero amore che appare sempre in un secondo momento, l’amore a seconda vista, quello consapevole, quello che appassiona ancora, quello che dà il gusto della vita che si dipana nei giorni e negli anni, che non vive ancorato alla fotografia del primo giorno, ma che ne scatta una nuova per ogni respiro e che sceglie consapevolmente di farlo al di là degli irretimenti familiari e dalle aspettative altrui.
Esisto anche Amori altri che trascendo lo spazio e il tempo, in un eterno inseguimento, ricongiungimenti e separazioni, esseri identici che si specchiano uno nell’altro….. ma questa è un’altra storia.
Dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
Training esperienziale in Costellazioni Familiari
Immagini da Pixabay
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