Se fosse ancora tra noi, l’indimenticato Erasmo Iacovone, avrebbe compiuto 69 anni
L’attaccante molisano (nato a Capracotta il 22 aprile 1952) acquistato dal Taranto Fc 1927 (mercato di novembre del 1976), all’epoca militante in cadetteria, entrò subito nel cuore dei tifosi tarantini.
Nella sua prima stagione nella città ionica lo vide andare a segno 8 volte in 27 incontri, in particolare la splendida rete realizzata nel derby pugliese contro il Bari, contribuì a farlo diventare un beniamino dei tifosi.
Nella stagione successiva, 1977-78, divenne capocannoniere della squadra con 9 reti, morì prematuramente in un incidente stradale sulla SS7, nei pressi di S,Giorgio Jonico. Poco prima dell’una di notte del 6 febbraio 1978 la sua automobile, una Citroën Dyane, fu violentemente speronata da un’Alfa 2000 GT il cui guidatore, il giovane Marcello Friuli, procedeva a fari spenti perché inseguito dalla polizia, per il furto del veicolo. Nell’impatto Iacovone fu sbalzato fuori dal parabrezza e restò ucciso. Non aveva compiuto ancora 26 anni, era sposato da sette mesi, sua moglie era incinta, in attesa di una figlia. Successivamente venne installata una lapide a ricordo del calciatore sul luogo dell’incidente.
In ricordo di Iacovone, due giorni appena dopo la sua morte, l’allora presidente Giovanni Fico, volle che lo stadio “Salinella” venisse rinominato e intitolato a suo nome mentre, più recentemente, il 20 ottobre 2002, fu inaugurata una statua nella piazza prospiciente l’impianto sportivo, realizzata dallo scultore Francesco Trani.
Il 19 luglio 2009 la giunta comunale di Taranto ha intitolato una via, adiacente allo stadio, ad Erasmo Iacovone.
Ciao Erasmo, ti giungano i nostri auguri, resterai sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori!
Gianfranco Maffucci