Isolata la capitale di Hebei
Negli ultimi giorni la città settentrionale di Shijiazhuang, capitale della provincia dell’Hebei in Cina, ha visto riprendere la corsa dell’epidfemia da coronavirus, con i primi 63 casi positivi.
Era dal mese di luglio che non si registravano così tanti casi, ed ora, la Cina ha imposto misure di blocco, con servizi di treni passeggeri sospesi per prevenire un’ulteriore diffusione del virus, secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua.
Dei 63 casi da Covid-19, 52 sono stati trasmessi localmente e 11 importati mentre 20 sono i casi confermati e 43, gli asintomatici.
Da quanto si apprende dagli organi di informazione locale, i numeri che sono destinati a salire, con 92 infezioni confermate e 149 casi asintomatici a partire da mercoledì.
Il primo caso identificato dell’epidemia è stata una donna di 61 anni a Xiaoguozhuang che sabato è stata confermata essere infetta. Non si sa come abbia contratto il virus.
Sembra che il patogeno rilevato a Shijiazhuang somigli molto a quello di Xingtai, che era un virus importato, probabilmente dall’Europa, secondo Feng Zijian, vicedirettore del CDC, centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie.
Le autorità di Shijiazhuang hanno lanciato una campagna di test di massa per tutti i suoi 11 milioni di residenti, chiuso scuole, raduni vietati e servizi di autobus e treni sospesi per ridurre la diffusione del virus.
Tutto questo mentre la Cina sta somministrando i vaccini COVID-19 a gruppi chiave in tutto il paese, con Pechino che dovrebbe completare l’inoculazione per i gruppi chiave prima del Festival di Primavera, che cade il 12 febbraio di quest’anno.
Foto di Macau Photo Agency su Unsplash
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