Stagione piena come se “non ce n’è Covid!”
I dati parlano chiaro, i contagi nell’estate 2021 rispetto al 2020 sono aumentati, e anche i morti.
Ciò perché la variante Delta ha un indice di contagiosità 7 volte superiore al virus iniziale! Nel periodo 1 luglio-18 agosto 2020 si sono avuti in media – si legge sul Fatto Quotidiano – circa 278 nuovi contagi al giorno e circa dieci vittime ogni 24 ore. Nello stesso periodo del 2021, invece, si sono registrati in media 30 morti al giorno con una media di contagi giornaliera di poco inferiore ai quattromila casi. Dunque i morti sono sì triplicati, ma in una situazione di contagi moltiplicati per quattordici.
Ma la stagione turistica, al netto di qualche operatore che preferisce continuare a lamentarsi, è andata a gonfie vele. Nonostante le polemiche sul greenpass le strutture ricettive hanno registrato il pienone raggiungendo in molti casi i livelli del 2019.
Alla fine quella del certificato verde è risultato essere solo un modo per spingere gli indecisi a vaccinarsi. Non si hanno notizie di chissà quanti controlli effettuati e quante sanzioni comminate.
Spiagge strapiene, con la impossibilità ad agosto di prenotare un solo ombrellone. Stessa cosa per ristoranti ma anche per parchi tematici e perfino musei.
Il calo di turisti stranieri è stato ampiamente compensato dalla domanda interna.
Due dati che vanno attentamente valutati. Aumentato il livello di movimento e quindi di assembramento, con un corrispondente aumento dei contagi. Ma meno ricoveri in intensiva. Segno evidente che il vaccino funziona; quantomeno riduce gli effetti nefasti della malattia.
Cosa accadrà in autunno è tutto da verificare. Se si continuerà con la campagna di vaccinazione e contestualmente si andrà avanti nella ricerca di cure efficaci, potremmo derubricare il Covid alla stregua di una comune influenza. Ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia.
La pandemia dovrebbe aver insegnato molto, soprattutto a chi ha la responsabilità di organizzare il sistema sanitario a cui occorre mettere mano al più presto, per renderlo pronto a qualunque altra emergenza che nessuno, purtroppo, può ormai escludere.
foto Francesco Ruggieri diritti riservati