Tutti gli attuali occupati a rotazione per 9 settimane a partire dal 6 luglio
Ulteriore proroga della CIGO richiesta ieri da ArcelorMittal; in pratica lo stabilimento, in termini di costi della manodopera grava ormai del tutto sullo Stato, che di fatto entra pienamente nella gestione economica dell’acciaieria, anche solo sul piano delle passività! Cassa integrazione in deroga richiesta per un massimo di 8157 unità, ovvero l’intero organico aziendale, escludendo i dirigenti, per altre 9 settimane a partire dal 6 di luglio.
La vicenda ex Ilva assume ormai toni tra il grottesco e il drammatico. Al fondo della questione c’è l’assenza di alternative valide: un po’ come accade per Alitalia da anni. In assenza di investitori in grado di assicurare un piano industriale compatibile con le esigenze occupazionali ed ambientali, le trattative con l’attuale gestore sono fortemente condizionate.
L’unica soluzione potrebbe essere un breve periodo di gestione statale andando alla ricerca di un nuovo gruppo di investitori, più affidabile. Che è quello che di fatto è già avvenuto a partire dal 2012. Evidentemente con ArcelorMittal si è sbagliato, anche se nessuno dei protagonisti oggi pare volerlo ammettere.