Nella mattinata odierna, presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, è stato presentato e siglato il protocollo di intesa tra ASL Taranto e Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MarTA “per la realizzazione di azioni comuni per l’accessibilità e l’inclusione culturale, per progetti sul rapporto tra arte e salute e per lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti”.
Si tratta di un accordo di durata triennale che ha lo scopo, come si legge nel documento stesso, di “sviluppare attività, iniziative e programmi, volti a promuovere e favorire l’accesso delle persone con diversabilità alla cultura e garantirne la piena partecipazione, nonché a sviluppare progetti congiunti per lo studio di reperti del MArTA che vedano l’utilizzo di apparecchiature e analisi mediche nella disponibilità del’ASL Taranto”.
Il protocollo è stato ideato tenendo conto degli studi scientifici, ormai numerosi, che hanno dimostrato la relazione tra la cultura e l’arte, da un lato, e il benessere neuro-cognitivo, fisico ed emotivo, dall’altro: la visita al museo, affiancandosi – ma certamente non sostituendosi – alle più avvalorate terapie, permettendo la fruizione dell’arte, della cultura e della bellezza in genere, può avere enormi benefici per persone che presentano problematiche psichiche, fisiche e neurologiche. Proprio per questo motivo, sono stati individuati quali principali beneficiari dell’accordo gli utenti dei centri diurni, delle strutture residenziali e delle RSSA convenzionati con la ASL Taranto. In prima battuta, sono state individuate delle macro-aree in relazione alle quali sono allo studio esperienze adatte di fruizione del museo: sordi, ipovedenti/non vedenti, pazienti affetti da demenza senile/morbo di Alzheimer, persone affette da autismo o disabilità mentali e persone con dipendenze patologiche. Tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche specifiche di ciascuna categoria, saranno individuati percorsi specifici (prevedendo, ad esempio, la presenza di un interprete della lingua dei segni per i sordi, dei materiali in braille per gli ipovedenti, schede informative semplificate per chi presenta disabilità mentali ecc.).
Successivamente, il progetto sarà esteso ad altri utenti in carico presso altre strutture della ASL e che potrebbero giovarne. In particolare, si prevede di permettere la fruizione dei reperti custoditi dal MArTA dagli utenti ASL anche attraverso l’installazione di schermi a 50 pollici in varie strutture ASL (in particolare nelle sale d’attesa) che che trasmetteranno dei video sul materiale posseduto dal museo e sulla storia di Taranto.
Si prevede, inoltre, di istituire un gruppo di lavoro multidisciplinare che consenta di analizzare gli effetti positivi della fruizione del patrimonio museale e dei laboratori svolti al Museo sulla salute e sul benessere psico-fisico dei fruitori.
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha salutato favorevolmente l’iniziativa: “L’attenzione della Regione Puglia e dell’ASL Taranto verso le persone che vivono in condizione di fragilità è sempre molto alta. Da oggi, grazie all’arte, in tanti potranno vivere esperienze inclusive all’insegna della cultura e della conoscenza. Il museo, l’arte, possono così diventare catalizzatori di un processo migliorativo, accompagnando positivamente i percorsi di cura”.
Nel corso della presentazione sono intervenuti Eva Degl’Innocenti, Direttrice del MArTA, e Stefano Rossi, Direttore Generale dell’ASL Taranto. Eva Degl’Innocenti ha sottolineato l’attenzione che il MArTA dedica all’inclusione sociale; in relazione al protocollo, ha affermato: “È un progetto ambizioso. Per la prima volta in Italia si fa progettazione strategica sul tema dell’accessibilità e della inclusione culturale dei soggetti con disabilità. Come Museo, noi già lavoriamo molto con associazioni e altre realtà curando diversi progetti di inclusione, ma questo protocollo integra le nostre competenze di educazione e formazione museale con quelle della ASL. Non solo la nostra esperienza diretta, ma anche diversi studi hanno dimostrato che le visite ai musei migliorano e allungano la vita delle persone e questo vale anche per i soggetti in condizione di fragilità”.
Stefano Rossi si è concentrato sul carattere terapeutico della fruizione del museo, che ha indotto l’ASL a intraprendere questo progetto: “Questo di Taranto è un progetto pilota, ispirato da progetti di successo già attivi negli USA e in Canada. In una società caratterizzata da una popolazione sempre più anziana, con più persone affette da malattie croniche ma anche da forme di disagio psichico, dipendenze patologiche o forme di autismo, è necessario fornire delle risposte nuove che affianchino le cure e le terapie e che possano migliorare la vita da vivere. Il Protocollo vuole sancire la nostra volontà di intraprendere un percorso virtuoso che, grazie ai benefici ottenuti per mezzo dell’arte e della bellezza, porti un miglioramento delle condizioni generali. Sarebbe bello se il museo diventasse una sorta di reparto di eccellenza dell’ospedale”.
Il protocollo prevede, infine, l’utilizzo di professionalità, strumentazioni e laboratori della ASL Taranto per effettuare nuovi esami scientifici sui reperti del MArTA, nell’ambito di progetti di ricerca congiunti. Ad esempio, come ha annunciato Eva Degl’Innocenti, sarà sottoposto a nuovi esami scientifici, utilizzando le strumentazioni messe a disposizione dall’ASL, il celebre “Atleta di Taranto”.
Giuseppe Pesare